La storia di Varsavia è lunga e ricca di sfumature. Definita la “Parigi del nord”, la capitale polacca ha saputo risollevarsi dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e gli eccessi dell’edilizia socialista.
Oggi la sua “città vecchia” è una meraviglia nuovamente intatta e pronta a essere ammirata da chiunque voglia scoprire la sua storia e i suoi splendidi monumenti.
Cosa vedere a Varsavia dunque? Non si può che partire dal centro storico.
Il fascino della “città vecchia”
Vicoli, antichi lampioni, case dalle facciate colorate accolgono chi raggiunge la “città vecchia”, il quartiere più antico e bello di tutta Varsavia. Luoghi di interesse storico, palazzi e monumenti si trovano a ogni angolo, ma anche solo una semplice passeggiata tra le sue vie e piazze saprà regalare emozioni incredibili.
Le case colorate nella Piazza del Mercato
Come tutte le più antiche capitali d’Europa, anche a Varsavia ha la sua Piazza del Mercato, vero cuore della vita cittadina, spesso animata da fiere ed eventi. Completamente distrutta dai bombardamenti, fu interamente ricostruita, identica a com’era, con le case colorate dai nomi curiosi (del Leone, del Basilisco, eccetera) che si affacciano da ogni lato.
La leggenda della Sirenetta di Varsavia
Tra le cose da vedere a Varsavia, in Piazza del Mercato, non può mancare la Statua della Sirenetta. La leggenda narra che essa vivesse un tempo nel fiume Vistola, infastidendo i pescatori. Fu allora catturata e poi liberata, e da allora si dice che protegga la città.
Da Piazza del Mercato a Piazza del Castello
Oltre alla Piazza del Mercato, anche quella del Castello è uno dei più suggestivi luoghi da visitare a Varsavia. Il Castello Reale, cuore amministrativo della Polonia per secoli, fu interamente distrutto dai nazisti durante la guerra, ma dopo lunghi restauri è tornato alla sua grandiosa bellezza e merita di essere visto assolutamente.
Nelle sale del Castello Reale
Risorto dalle proprie macerie, il Castello Reale oggi è nuovamente visitabile. Al suo interno si possono ammirare le sale dei re, gli appartamenti nobiliari e le camere del Parlamento. Molte opere d’arte furono rubate dai nazisti quando invasero il palazzo, ma altrettante furono fortunatamente nascoste e oggi sono nuovamente a disposizione dei visitatori.
La maestosa Colonna di Sigismondo
Di fronte al Castello Reale si erge la Colonna di Sigismondo, eretta per celebrare il re che trasferì la capitale della Polonia da Cracovia a Varsavia. La maestosa scultura fu realizzata nel Seicento e fortunatamente non fu distrutta dai bombardamenti.
Cosa vedere a Varsavia? Si continua con la cattedrale
Dopo le due piazze principali resta ancora molto da scoprire nella “città vecchia” di Varsavia, posti da visitare di grandissima importanza come la cattedrale di San Giovanni Battista, elegante e slanciata nella sua architettura gotica, e molto apprezzata anche per la sua acustica e per i suoi concerti d’organo.
La chiesa di San Martino e il suo splendido portico
Oltre al duomo, anche la chiesa gotica di San Martino è una delle più belle di Varsavia, la preferita dalle coppie di sposi, che spesso la scelgono non solo per il fascino delle sue navate, ma anche per il romantico cortile interno, circondato dai portici.
Nostra Signora della Grazia, patrona di Varsavia
Come tutte le città anche Varsavia ha la sua patrona, Nostra Signora della Grazia. La chiesa a lei dedicata si trova nel cuore del centro ed è uno splendido esempio di architettura tardo rinascimentale. Fu realizzata nel XVII secolo da re Sigismondo III e conserva anche un importante immagine dipinta della patrona.
Non solo chiese: le antiche mura e il barbacane
Nel centro storico di Varsavia non ci sono solo splendide chiese. La città un tempo era circondata da possenti mura e oggi, a testimoniarlo, resta l’imponente struttura del barbacane, la fortezza che un tempo difendeva l’accesso alla “città vecchia”.
Palazzo Radziwill, casa del presidente di Polonia
Tra i posti da visitare a Varsavia non deve mancare neppure Palazzo Radziwill, l’attuale sede del presidente di Polonia. Si tratta dell’edificio storico più grande e imponente di tutta la capitale, realizzato nel XIX secolo secondo gli eleganti canoni dello stile neoclassico.
Due passi tra i palazzi della Strada Reale
Cosa vedere a Varsavia dopo i monumenti della “città vecchia”? Sicuramente la Strada Reale, la via più bella che attraversa il centro storico. Tra antichi palazzi barocchi e case eleganti ci sarà il tempo per fermarsi in un ristorante tipico, oppure per ammirare le vetrine di negozietti e boutique di lusso.
L’antica università tra le vie del centro
Sulla Strada Reale si trova anche la sede principale dell’Università di Varsavia, che nel cuore della “città vecchia” ha i suoi edifici più belli ed eleganti: da Palazzo Kazimierzowski, sede del rettore, alla Biblioteca Vecchia, fino alla Scuola Principale, sede dell’ateneo fino a metà ottocento.
Palazzo Wilanow, la Versailles della Polonia
La Strada Reale conduce alla residenza di Wilanow, palazzo estivo dei sovrani di Polonia. Questa reggia stupenda, considerata la Versailles di Varsavia, è miracolosamente scampata alla distruzione del nazismo e ancora oggi conserva intatta la sua bellezza, i suoi splendidi arredi barocchi e i suoi giardini.
Un giardino che è anche museo: il Parco Lazienki
Lungo la Strada Reale si trova anche il Parco Lazienki, il più bel giardino di Varsavia. Cosa vedere al suo interno? Il parco è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto, dove la bellezza di laghetti e sentieri immersi nel verde si unisce alla maestosità di antichi palazzi e monumenti sorti in quella che un tempo era la riserva di caccia dei re.
Il fascino del Palazzo sull’Acqua
Se si pensa al Parco Lazienki la mente va immediatamente allo splendido Palazzo sull’Acqua, uno dei simboli di Varsavia. Un tempo su quello stesso luogo si ergevano le terme di Lubormirski, ma re Stanislao Augusto Poniatowski fu talmente affascinato da quei luoghi che volle costruirvi un intero palazzo.
Tanti concerti ai piedi del monumento di Chopin
Un altro posto da visitare a Varsavia, all’interno del Parco Lazienki, è il monumento a Chopin, diventato con il passare degli anni una vera e propria icona per la città. Regolarmente vengono organizzati piacevoli concerti nei pressi della scultura.
Fuori dalle mura la “città nuova”
Se la “città vecchia” era quella protetta dalle mura difensive, fuori da essa si trovano i quartieri della “città nuova”, non meno ricca di luoghi interessanti da visitare. Per secoli fu indipendente dal resto di Varsavia, con il proprio municipio e la propria piazza del mercato, finché nel Settecento non divenne parte della capitale.
Una visita alla chiesa di San Casimiro
Il monumento forse più bello della “città nuova” è la chiesa di San Casimiro, piccola meraviglia barocca sormontata da un’elegante cupola. Merita una visita anche il vicino convento benedettino, col suo ampio giardino e le belle terrazze che scendono verso il fiume.
Sui bastioni della Cittadella
Ai margini della “città nuova” nell’Ottocento furono costruite anche importanti opere di difesa come la Cittadella, che sui suoi bastioni ospitava ben 500 cannoni. Cessata la sua funzione la fortezza divenne una temuta prigione e oggi ospita un museo dedicato a quel periodo.
Nella casa di Marie Curie
Anche se è sepolta nel Pantheon di Parigi, tra i più illustri personaggi della storia francese, Maria Sklodowska (conosciuta come Marie Curie) visse a Varsavia, nella “città nuova”. La casa della celebre scienziata, Premio Nobel per la fisica e la chimica, è oggi un museo ricco di cimeli e documenti che la ricordano.
Caratteristico e alternativo: il quartiere Praga
Dopo la “città nuova” un altro luogo da visitare a Varsavia è il quartiere Praga, sobborgo nato sui resti di una foresta che fu bruciata per fare posto alle abitazioni (da cui il nome: prażyć è “bruciare” in polacco). Un tempo tra le zone più degradate della città, oggi Praga è considerata tra le aree più caratteristiche di Varsavia, alternativa e ricca di locali e botteghe di artisti.
Sui luoghi del film “Il pianista”
A rendere celebre il quartiere Praga è stato il successo del film “Il pianista” di Roman Polanski, dedicato alla tragedia degli ebrei polacchi. Vale la pena fare una passeggiata tra le sue vie anche solo per cercare scorci e inquadrature di quella grande pellicola, premiata con l’Oscar nel 2003.
Un centro culturale nell’ex fabbrica Kosener
Tra gli edifici più particolari del quartiere Praga c’è l’ex fabbrica della vodka Kosener, costruita a fine Ottocento in modo da somigliare a un piccolo castello di mattoni rossi. Al suo interno oggi si trova un vivace centro culturale, un teatro e tanti spazi per mostre d’arte e spettacoli.
Nel quartiere Praga la cattedrale ortodossa di Varsavia
Praga è anche un quartiere dove si possono ammirare edifici storici davvero senza pari come la chiesa di Maria Maddalena, cattedrale ortodossa di Polonia. Fu realizzata a fine Ottocento e le architetture si ispirano ai fasti dello stile russo-bizantino.
Varsavia moderna: il quartiere finanziario
Varsavia non è solo una città storica e suggestiva, ma anche una moderna capitale. Lo dimostra il modernissimo quartiere finanziario, con i suoi avveniristici grattaceli. Chi ama l’architettura contemporanea e il fascino delle città più futuristiche non può non visitare questa zona della città.
Sulle ceneri della sinagoga: la Piazza della Banca
Uno dei luoghi simbolo del quartiere finanziario è la Piazza della Banca, trafficatissima e sempre in movimento, ma anche ricca di storia. Dove oggi sorgono moderni palazzi di vetro fino a pochi decenni fa si ergeva la grande sinagoga di Varsavia, distrutta nel 1943 dai soldati tedeschi.
Un viaggio nel tempo con il Fotoplastikon
Nel quartiere finanziario si può ammirare anche com’era Varsavia prima della Seconda Guerra Mondiale grazie al Fotoplastikon, un’installazione molto particolare che raccoglie più di 3mila fotografie dell’epoca più bella della capitale polacca.
Una città d’arte: il Museo Nazionale
Cosa vedere a Varsavia oltre a monumenti, antichi palazzi e quartieri? La capitale polacca è anche una località perfetta per chi ama i musei. Il Museo Nazionale ad esempio raccoglie la più ricca collezione artistica di tutta la nazione, con opere che vanno dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale.
L’arte del Dopoguerra nella galleria Zacheta
Per chi preferisce le avanguardie artistiche e i maestri del Novecento il posto da visitare è la Zacheta, la più importante galleria d’arte contemporanea di tutta la Polonia. Al suo interno una ricca collezione con le opere dei più grandi pittori e scultori della nazione.
Maestri da tutto il mondo: la galleria Giovanni Paolo II
Un’altra collezione d’arte molto importante a Varsavia è la galleria Giovanni Paolo II, in Piazza della Banca. L’ex edificio della Borsa ospita otto sale suddivise per temi, che raccontano la storia della pittura europea attraverso opere di Renoir, Van Gogh, Tiziano, Tintoretto e De Chirico.
Musei e sale congressi nel Palazzo della Cultura e della Scienza
Più che un museo, il Palazzo della Cultura e della Scienza è un vero centro polifunzionale, con sale congressi, cinema, uffici ed esposizioni permanenti dedicate al mondo della tecnica. L’edificio fu realizzato durante il periodo socialista di Varsavia: doveva essere un “regalo” dei sovietici ai polacchi, che tuttavia ancora oggi non amano molto questo immenso grattacielo (soprannominato “il mostro”) nella loro storica capitale.
Un panorama unico dalla terrazza del palazzo
Se i 42 piani del Palazzo della Cultura e della Scienza possono far storcere il naso a chi abita Varsavia, per i turisti il grattacelo è una vera attrazione, un po’ per la sua particolarità, e un po’ per la vista eccezionale che si ha dalla sua grande terrazza panoramica. Vale la pena salire fino in cima e vedere Varsavia dall’alto.
Un museo per i ragazzi: il Centro Scientifico Copernico
Il viaggio tra i musei della capitale polacca continua con il Centro Scientifico Copernico, uno dei più apprezzati dalle famiglie che visitano Varsavia. Cose da vedere al suo interno ce ne sono tantissime, tutte espressamente pensate per i ragazzi dai 12 ai 18 anni: tanti esperimenti interattivi e laboratori per conoscere la scienza, la biologia e la chimica in maniera entusiasmante e divertente.
Il Museo Chopin: Varsavia in musica
Uno dei luoghi più visitati della capitale polacca resta sempre il Museo Chopin, dedicato alla vita del grande compositore che, proprio a Varsavia, nacque e visse prima di recarsi a Parigi. Cimeli, musiche e tante installazioni multimediali permettono di immergersi nella sua storia.
La casa natale del compositore nel Zelazowa Wola
Il Museo Chopin si trova nel bel Palazzo Ostrogski, ma nulla vieta di visitare anche la casa dove il celebre compositore nacque, nella tenuta di Skarbek in Zelazowa Wola. Nel parco della tenuta sono stati allestiti due padiglioni che ospitano una mostra a lui dedicata.
Tradizioni e culture a confronto al Museo Etnografico
Un altro interessante museo da visitare a Varsavia è quello etnografico, dove ricche collezioni dedicate ad Africa, America e Oriente sono affiancate da una grande raccolta sulle tradizioni e il folclore polacco: costumi, artigianato e oggetti rituali per un viaggio nel profondo della cultura locale.
Il brillante mondo del Museo della Caricatura
Non è certo facile trovare, in tutto il mondo, un museo dedicato espressamente all’arte della caricatura. Varsavia può vantare questo particolarissimo primato. All’interno della collezione è presente talmente tanto materiale che i soli spazi espositivi non bastano, e il museo allestisce con frequenza mostre temporanee in Polonia e all’estero.
La Varsavia della memoria: il quartiere ebraico
Tra le cose da vedere a Varsavia, chi ama la storia può recarsi a Muranow, l’ex quartiere ebraico della città, per comprendere come viveva la comunità locale (la più grande al mondo dopo quella di New York, con 400mila ebrei) fino all’avvento del nazismo, che portò morte e distruzione nel ghetto della capitale polacca.
Prigionieri nelle loro stesse case: il muro del ghetto
Nel 1940 i tedeschi costruirono un muro che separasse la città dal quartiere ebraico. I suoi abitanti furono letteralmente imprigionati nelle loro stesse dimore e strade. Oggi per fortuna del muro non restano che poche tracce, e alcune placche di bronzo che sono state posizionate ai confini del ghetto, per non dimenticare gli orrori del passato.
Il Museo dell’Insurrezione e i nomi di 10mila eroi
Nel 1943, dopo che Germania e Unione Sovietica si erano spartite la Polonia, dei 400mila abitanti del Ghetto di Varsavia non ne restavano che 50mila. La disperazione sfociò in una rivolta popolare che coinvolse 10mila persone. I loro nomi e le loro storie sono incise al Museo dell’Insurrezione.
Un monumento per ricordare la resistenza ebraica
Nel quartiere di Muranow si trova anche un monumento dedicato agli Eroi del Ghetto. I protagonisti dell’insurrezione del ’43, armati di granate, sono ritratti da un lato mentre dall’altro donne e bambini sono condotti nei campi di sterminio. Il triste epilogo di una resistenza disperata.
Dal Novecento al Medioevo: il Museo della Storia degli Ebrei Polacchi
La storia del Muranow e degli ebrei di Varsavia non si limita alle tristi vicende del periodo nazista. Nella città gli ebrei vissero sin dal Medioevo e, per raccontare la loro lunga storia, ricca di sfumature e risvolti interessantissimi, è stato allestito un intero museo.
La Sinagoga Nozyk, sopravvissuta alle bombe
Nonostante il quartiere ebraico sia stato quasi interamente raso al suolo durante la guerra, la sua ottocentesca sinagoga è sopravvissuta e oggi, interamente restaurata, non solo è un importante luogo di culto, ma anche un’importante attrazione per chi vuole visitare Varsavia.
Memoria e personaggi illustri: il cimitero ebraico
Non lontano dalla sinagoga, il cimitero ebraico di Varsavia è uno dei luoghi più suggestivi in cui camminare alla scoperta delle tracce del passato. Si tratta di uno dei più grandi d’Europa, attualmente ancora in uso, e vi sono sepolti anche diversi personaggi illustri della storia polacca.
Ricordando i caduti: la Tomba del Milite Ignoto
Gli ebrei deportati nei campi di sterminio e gli eroi dell’insurrezione del ’43 non sono stati gli unici polacchi a cadere per la propria nazione. Ecco perché Varsavia ricorda anche i propri soldati con la Tomba del Milite Ignoto, che si trova sotto il portico di ciò che resta di Palazzo Saski, dimora nobiliare rasa al suolo dalle bombe. Ogni ora di fronte al monumento si può assistere al cambio della guardia.
Una passeggiata nei Giardini Sassoni
La Tomba del Milite Ignoto si trova all’interno dei Giardini Sassoni, un pittoresco giardino all’inglese che, un tempo, faceva parte del parco di Palazzo Saski, distrutto dai bombardamenti. Oggi è una delle aree verdi più belle e frequentate di tutta Varsavia ed è perfetta per una piacevole passeggiata tra i suoi alberi secolari.
Musica e balletto al Gran Teatro
Nei pressi dei Giardini Sassoni si trova anche il Gran Teatro, sede di tutti i più importanti spettacoli di balletto e opera della Polonia. Il palco nella sala principale nello splendido edificio neoclassico è tra i più grandi del mondo, con ben 1.150 metri quadrati di superficie.
Un assaggio dei sapori polacchi
Una visita a Varsavia può diventare una buona occasione per scoprire la cucina polacca, non certo famosa in tutto il mondo per la propria raffinatezza, ma comunque gradevole e caratteristica. Carne e patate sono gli ingredienti più importanti, assieme al formaggio, per realizzare i piroghi, tradizionali ravioli ripieni. Da assaggiare anche le numerose zuppe, molto amate in Polonia, come quella di barbabietole.
La tradizione della birra a Varsavia
La Polonia è anche famosa per le sue tradizionali birre, artigianali e non, declinate in decine di modi differenti. Che si tratti di una birra fresca o di una calda birra speziata (una sorta di versione polacca del vin brulé, molto consumata in inverno) non ci sarà di che pentirsi: la birra a Varsavia è ottima, costa poco e il bicchiere standard è quello da mezzo litro.
Una capitale dinamica nata dalle ceneri del suo passato
Un centro storico meraviglioso, risorto dalle macerie dei bombardamenti; un quartiere ebraico teatro di crimini atroci e di una resistenza eroica; una città che è risorta nel Dopoguerra ed oggi è dinamica e vivace. Chiedersi cosa vedere a Varsavia significa comprendere la sua storia travagliata e nel contempo immergersi in una capitale moderna, che merita di essere visitata assolutamente.