Amata da Goethe e da Carducci, definita da Hesse “la più bella scoperta che ho fatto in Italia”, Spoleto è una cittadina che sa stupire il visitatore con il suo ricchissimo patrimonio artistico e culturale.
Tra le mete turistiche umbre è certamente una delle più amate e affascinanti.
Una perla che, con i suoi palazzi storici e le sue antiche chiese, ha molto da raccontare, ma anche una città vivace e ricca di iniziative, prima tra tutte il Festival dei Due Mondi.
Ecco quindi 50 suggerimenti per scoprire cosa vedere a Spoleto.
Tra giugno e luglio il Festival dei Due Mondi
L’evento che maggiormente rende famosa Spoleto è il suo celeberrimo Festival dei Due Mondi, rassegna internazionale che si svolge ogni anno tra fine giugno e inizio luglio. Se si visita la città in quel periodo si può approfittare del ricco calendario di spettacoli teatrali, danza, musica classica e contemporanea che anima il centro umbro con migliaia di visitatori da tutto il mondo.
La Rocca Albornoziana, castello dei duchi e dei papi
Il Festival dei Due Mondi non è, tuttavia, il solo punto di forza di questa piccola cittadina, ricca di monumenti e storia. L’imponente Rocca Albornoziana è una delle prime cose da vedere a Spoleto. Il castello fu voluto da Papa Innocenzo VI e costruito dal cardinale Egidio Albornoz, da cui prende il nome. Usata come carcere fino al 1982, ora la rocca è stata interamente riqualificata ed è uno dei luoghi di maggiore fascino della città.
Un museo per il fiorente Ducato di Spoleto
I pontefici non furono i soli signori di Spoleto, insediamento importantissimo nel medioevo per la sua posizione strategica. La città fu infatti anche capitale di un fiorente ducato longobardo, poi passato alla dinastia carolingia. Le sale della Rocca Albornoziana raccontano questa storia attraverso i reperti di un museo dedicato proprio all’alto medioevo.
A piedi intorno alla fortezza: il giro della rocca
Se all’interno la rocca offre il suo prezioso contributo come sede museale, all’esterno una veloce passeggiata di circa un chilometro permette di ammirare dall’alto l’intera Spoleto. Posti da visitare lungo il percorso non ne mancano, visto che si parte da piazza Campello e si incontrano prima le mura romane e successivamente il Ponte delle Torri e il Fortilizio dei Mulini.
Cosa vedere a Spoleto? Il Ponte delle Torri
Tutti i viaggiatori che, nei secoli, hanno potuto visitare Spoleto sono rimasti affascinati dal maestoso Ponte delle Torri, antica via di passaggio verso il Monteluco, oltre che acquedotto cittadino. È da sempre uno dei monumenti più pittoreschi della città.
L’acqua come risorsa insostituibile: il Fortilizio dei Mulini
La funzione di passaggio (di persone, merci e acqua) garantita dal Ponte delle Torri necessitava di adeguati controlli. Ecco perché dal capo opposto fu costruito il Fortilizio dei Mulini, che serviva da torre di guardia e alimentava due mulini comunali con l’acqua in arrivo dalla montagna.
Il Giro dei Condotti, per i più avventurosi
Gli appassionati della vita all’aria aperta potrebbero mettere momentaneamente da parte la visita della città e proseguire, dal Fortilizio dei Mulini, sul più impegnativo sentiero che permette di salire sul Monteluco. Il Giro dei Condotti offre una vista mozzafiato sulla campagna umbra e sulle vicine città di Assisi e Perugia.
Una lettera di San Francesco custodita in Duomo
L’Umbria pullula di testimonianze della vita di San Francesco e non fa eccezione Spoleto. Cosa vedere quindi se non il Duomo, che al suo interno custodisce una lettera autografa del santo, indirizzata a Frate Leone. La bella facciata duecentesca della chiesa, con il suo mosaico dorato e il portico rinascimentale, nasconde un interno in stile barocco riccamente decorato.
Il piccolo ma elegante Teatro Melisso
Su piazza del Duomo si affaccia anche il piccolo Teatro Melisso, il più antico in città e il più elegante, nonostante possa contare su solo trecento posti. Risale al Seicento e ospita ogni anno alcuni dei più importanti spettacoli del Festival dei Due Mondi.
Sant’Eufemia: rarità dal gusto lombardo in terra umbra
La vicina chiesa di Sant’Eufemia è uno dei più interessanti luoghi da visitare a Spoleto. Le architetture del piccolo edificio mostrano alcune caratteristiche, come il matroneo, tipici dello stile romanico lombardo che è curioso trovare in un ducato umbro. La chiesa inoltre colpisce per le sue linee semplici e pulite. Assolutamente da vedere.
Nel palazzo vescovile un museo dedicato alla fede
A Sant’Eufemia si accede anche attraverso il percorso di visita del Museo Diocesano, che si trova nel palazzo dei vescovi, non lontano dal Duomo. Nel percorso espositivo si possono osservare le testimonianze artistiche di secoli di vita della diocesi.
Un palazzo incompiuto diventa il Teatrino delle Sei
Scendendo da piazza del Duomo a piazza della Signoria si raggiunge il Teatrino delle Sei, così chiamato perché gli spettacoli del Festival dei due Mondi al suo interno si svolgono, solitamente, a quell’ora. Le sue volte sono, in realtà, le fondamenta del Palazzo della Signoria, iniziato nel XIV secolo e mai terminato.
Tra cantine e musica d’autore: Vini nel Mondo
Il Teatrino delle Sei è anche una delle principali sedi di Vini nel Mondo, manifestazione enologica che si svolge ogni anno durante il ponte del 2 giugno e affianca, alla possibilità di degustare i migliori vini delle cantine, concerti jazz, swing e di musica classica, oltre a numerosi spettacoli
La torre duecentesca del Palazzo del Comune
Il bell’edificio del municipio di Spoleto non è lontano dalla scalinata che conduce a piazza del Duomo. Per secoli è stato il centro amministrativo cittadino, come dimostrano la torre campanaria del Duecento e gli antichi resti della Casa Romana, celati dalle sue fondamenta.
A Spoleto la domus di una nobildonna romana
Gli scavi effettuati sotto il palazzo comunale hanno permesso di rinvenire, nei primi anni del Novecento, un’intera abitazione di epoca romana, ottimamente conservata, con i suoi numerosi ambienti e i pavimenti decorati da mosaici. Si pensa sia appartenuta a Vespasia Polla, la madre dell’imperatore Vespasiano, ed è certamente un posto da visitare a Spoleto.
L’antico Foro e la sua storica Fonte.
Piazza del Mercato, nei pressi del municipio, è il cuore del centro storico di Spoleto. Cose da vedere qui non ne mancano, a partire dall’imponente Fonte, l’antica fontana con l’orologio. Risale al Settecento ed è il tratto più caratteristico della piazza.
Le antiche botteghe medievali di via Dei Duchi e via Fontesecca
Da piazza del Mercato una buona idea è immergersi nelle strette via Dei Duchi e via Fontesecca, dove i negozi sono stati ricavati all’interno di spazi storici di antiche botteghe medievali. Un modo per apprezzare il fascino di un centro storico davvero pittoresco.
Spoleto al tempo degli imperatori: l’Arco di Druso e Germanico
Sorge a pochi passi da piazza del Mercato e ancora oggi testimonia l’importanza di Spoleto in epoca romana. L’arco di Druso e Germanico risale al 23 d.C. e celebra i nomi dei due principi figli dell’Imperatore Tiberio.
Piazza Pietro Fontana e lo scorcio di vicolo delle Cantoncelle
Piazza del Mercato è anche prossima a piazza Pietro Fontana, dove si trova l’elegante Palazzo Mauri, la fontana cinquecentesca e l’accesso del pittoresco vicolo delle Cantoncelle, uno degli scorci più caratteristici di Spoleto.
Antica e moderna: la biblioteca di Palazzo Mauri
Palazzo Mauri, che si affaccia su piazza Fontana, merita certamente una visita. L’antica residenza nobiliare infatti oggi ospita una moderna biblioteca e un tranquillo caffè letterario, realizzato coprendo con una volta in vetro il cortile interno. Uno spazio innovativo che convive con le belle sale di rappresentanza dell’edificio, e con un interessante mosaico del VI secolo rinvenuto durante i lavori di ristrutturazione.
Spoleto tra Umbri e Romani: il Museo Archeologico
Città strategicamente importantissima, Spoleto fu abitata sin dall’epoca preromana e a testimoniarlo è il Museo Archeologico Nazionale, in pieno centro storico. I reperti del percorso museale risalgono al tempo degli Umbri, e vanno dall’età del bronzo al periodo romano.
Un antico teatro nel cuore della città
Dal pian terreno del Museo Archeologico si accede al Teatro Romano, testimonianza del I secolo conservata fino ai giorni nostri. Sulle sue gradinate gli spettatori si sedevano per apprezzare gli spettacoli organizzati dagli attori sulla scena.
La storia del costume a Palazzo Spada
Dal Teatro Romano si raggiunge facilmente anche Palazzo Spada, che nel suo piano nobile ospita il Museo del Tessile e del Costume. Le cinque sale espositive accolgono una vasta collezione di paramenti sacri, abiti nobiliari, borse, scarpe e indumenti antichi, oltre alle celebri tovaglie perugine ritratte da Da Vinci, Giotto e dal Ghirlandaio.
Spoleto e le sue dimore gentilizie: Palazzo Collicola
Sono numerosi gli edifici aristocratici a Spoleto, posti da visitare come Palazzo Collicola, dimora settecentesca che nel suo piano nobile offre la possibilità di ammirare ricchi saloni affrescati e preziosi arredi di quella che fu una delle più importanti abitazioni gentilizie della città.
Le avanguardie contemporanee nel Museo di Arti Visive
Il pian terreno di Palazzo Collicola è invece dedicato alle audaci opere dell’arte contemporanea, con una collezione permanente raccolta, anno dopo anno, grazie all’iniziativa del Premio Spoleto, cui si sono aggiunte opere dei più grandi artisti italiani e stranieri del nostro secolo.
San Domenico, una chiesa riportata alle sue origini
La sobria chiesa di San Domenico, non lontano da Palazzo Collicola, con le sue mura bianche e rosa, ricorda dall’esterno quella di Santa Chiara ad Assisi. Fino a inizio Novecento l’interno era riccamente decorato in stile barocco ma oggi, grazie ad un lungo lavoro di restauro, la chiesa è stata riportata allo stile gotico originale, salvando anche alcuni dei suoi importanti affreschi.
Spettacoli e concerti sul palco del Teatro Nuovo
Visitare Spoleto significa anche immergersi nella vivacità culturale della città e nella sua intensa attività teatrale. Merita quindi una visita anche il grande Teatro Nuovo, realizzato nell’Ottocento e dedicato a Gian Carlo Menotti. Vi si svolgono ogni anno spettacoli e concerti.
Torre dell’Olio e la Porta Fuga
Proseguendo dal Teatro Nuovo si raggiunge la Torre dell’Olio, la più alta della città, risalente al Duecento. Il nome arriva dall’antica consuetudine di lanciare olio bollente sugli invasori, e non a caso l’accesso cittadino che sorge sotto l’edificio è detto Porta Fuga.
San Nicolò: da circolo umanistico a moderno centro congressi
Il Complesso Monumentale di San Nicolò, poco oltre Porta Fuga, fu un tempo un grande convento e uno dei circoli umanistici più frequentati del Cinquecento. Oggi i suoi ampi saloni ospitano invece un moderno centro adibito a mostre, concerti, congressi e spettacoli.
Il fascino austero di San Gregorio Maggiore
La chiesa di San Gregorio Maggiore è certamente uno dei luoghi da visitare a Spoleto. L’edificio conserva tutto il fascino tipico delle chiese del Duecento, con elementi architettonici più antichi che si mescolano alle austere linee dello stile romanico.
Tra archeologia e leggenda: il Ponte Sanguinario
A pochi metri da San Gregorio si trova la scala che permette di scendere sotto il piano stradale e ammirare i resti di un antico ponte di epoca romana, lungo 24 metri e ancora non completamente svelato dagli scavi archeologici. È detto Ponte Sanguinario perché, nei secoli successivi, si raccontava che da esso venissero gettate nel fiume sottostante i corpi dei martiri cristiani.
San Ponziano, patrono della città, e il suo monastero
Tra i martiri che, si dice, vennero gettati dal Ponte Sanguinario c’era anche San Ponziano, patrono della città. La leggenda vuole che la sua testa sia rotolata fino al vicino colle Ciciano, dove fu sepolta e dove ancora oggi sorge un monastero romanico a lui dedicato. Si dice che San Ponziano protegga Spoleto dalla furia dei terremoti.
Un capolavoro protetto dall’Unesco: la chiesa di San Salvatore
Cosa vedere a Spoleto? Sicuramente i resti dell’antica chiesa di San Salvatore, risalente all’VIII secolo. L’edificio si trova non lontano dal monastero di San Ponziano ed è parte del sito Unesco dedicato ai luoghi del potere longobardo in Italia. Camminare tra le sue mura, ammirando come gli antichi elementi architettonici di epoca romana e paleocristiana furono riutilizzati durante l’era longobarda, è una sensazione incredibile. San Salvatore è un luogo dal fascino unico.
Gusto neoclassico nel cimitero monumentale
Merita una visita anche il vicino cimitero monumentale, realizzato nell’Ottocento in stile neoclassico. Dalla scala principale le tombe sono disposte simmetricamente nelle due ali del loggiato, che come quinte sceniche esaltano le sepolture degli uomini illustri di Spoleto.
Le chiese nei dintorni di Spoleto: San Pietro extra moenia
Oltre ai principali luoghi di culto in città, sono molte le chiese che si possono trovare fuori dal centro storico di Spoleto, luoghi di interesse come San Pietro extra moenia (fuori le mura), che con i suoi rilievi sulla facciata, che illustrano la vita del santo, è uno degli esempi più belli di romanico umbro.
Il miracolo della chiesa di San Paolo inter vineas
Sempre in stile romanico, come molte altre belle chiese di Spoleto, San Paolo inter vineas si trova anch’essa fuori dalle antiche mura. Fu realizzata ai tempi di San Gregorio Magno e si dice che qui un vescovo longobardo, di fede ariana, fu colpito da cecità appena tentò di officiare messa al suo interno.
La devozione degli spoletini per la Madonna di Loreto
Un miracolo circonda anche la fama della Madonna di Loreto, chiesa eretta intorno alla sacra immagine della Madonna che, vuole la tradizione, protesse la città fermando un terremoto. Il santuario si raggiunge percorrendo un maestoso porticato, lungo 300 metri, realizzato per fornire riparo ai pellegrini.
San Giuliano di Monteluco, eremo di Sant’Isacco
Infine merita una visita anche il bel complesso del XII secolo di San Giuliano di Monteluco, raggiungibile in auto, ma anche a piedi seguendo i sentieri che si inerpicano dal Fortilizio dei Mulini. La collina, con le sue grotte, fu anticamente rifugio per il gruppo di eremiti guidato da Sant’Isacco, che col passare dei secoli si radunarono e fondarono l’abbazia.
Da Spoleto ad Assisi sulla pista ciclabile
Chi ama la vita all’aria aperta e vuole apprezzare al meglio la bellezza dei paesaggi umbri può cogliere l’occasione della visita a Spoleto per raggiungere la vicina Assisi, anche in bici. Una bella pista ciclabile di circa 50 km, quasi interamente in piano, collega infatti le due città attraversando luoghi incantevoli e panorami mozzafiato.
Trekking e sapori sul Sentiero degli Ulivi
Gli amanti delle escursioni a piedi potranno invece raggiungere Assisi, sempre partendo da Spoleto, attraverso il pittoresco Sentiero degli Ulivi. Tante tappe permettono ai camminatori di raggiungere i principali paesi del territorio e attraversare i luoghi simbolo di questa pregiata coltivazione.
Frantoi Aperti: autunno con gli oli Dop
Chi percorre il Sentiero degli Ulivi a novembre può approfittare di Frantoi Aperti, manifestazione che si svolge a Spoleto e nei comuni vicini per valorizzare gli oli Dop Colli Assisi, Spoleto e Colli Martani, una delle migliori produzioni tipiche del territorio.
A piedi o in bici sulla ferrovia Spoleto-Norcia
Un’ultima possibilità per gli amanti delle passeggiate e della mountain bike è quella di percorrere la vecchia ferrovia Spoleto-Norcia, ormai dismessa, ma riqualificata per diventare un gradevole percorso panoramico da percorrere all’aria aperta.
Nella vecchia stazione nasce un museo
La Spoleto-Norcia è anche protagonista del museo allestito all’interno della vecchia stazione cittadina. Qui si può conoscere la storia della tratta e ammirare cimeli, documenti e fotografie che hanno per protagonista il caratteristico “trenino azzurro”.
Eventi da non perdere: la Settimana della Danza
Oltre al Festival dei Due Mondi, Spoleto è sede tutto l’anno di importanti iniziative nell’ambito della musica e del teatro. Chi visita la città a marzo può assistere ad esempio alla Settimana Internazionale della Danza, concorso prestigioso che riguarda tanto la danza classica quanto le discipline contemporanee e la “urban dance”.
Arte di strada con Spoleto a Colori
Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio è invece l’arte di strada a essere protagonista, con musica e teatro, di Spoleto a Colori, manifestazione che coinvolge centinaia di associazioni per animare le vie del centro.
Spettacoli di ogni genere per La Mama Spoleto Open
Da giugno a settembre il ricco calendario di La Mama Spoleto Open è dedicato a tutte le arti, con spettacoli teatrali, musica e danza unite ad arti visive, performance di strada, proiezione di film. Il festival anima la città per tutta l’estate.
Le atmosfere natalizie di La Città in un Presepe
Infine una buona occasione per chi visita Spoleto durante il periodo natalizio è la mostra La Città in un Presepe, con allestimenti in varie parti della città che si uniscono al già ricco calendario di eventi (musica, danza e manifestazioni di ogni genere) in programma ogni anno per le festività.
Sculture nella Città: dal 1962 ad oggi
Chi arriva a Spoleto dalla stazione ferroviaria non può fare a meno di notare il Teodelapio di Alexander Calder, moderna scultura che si può ammirare appena fuori dall’edificio. Il Teodelapio è solo una delle numerose opere d’arte contemporanea che si possono scorgere nei vari angoli della città. Esse restano a perenne memoria di Sculture in Città, l’innovativa mostra che fu realizzata nel 1962 per le vie di Spoleto durante il quinto Festival dei Due Mondi.
Fontane storiche nelle piazze di Spoleto
Un’altra curiosità che riguarda Spoleto è il gran numero di fontane storiche che si possono trovare nelle sue piazze, tutte diverse tra loro e con una loro storia. La più imponente è quella di piazza del Mercato mentre la più interessante si trova in piazza del Duomo, dove l’acqua scorre dentro un antico sarcofago di epoca tardoromana.
Una città visitabile da tutti: la mobilità alternativa
Ultimo aspetto che è bene mettere in risalto è l’accessibilità di Spoleto, anche per chi ha problemi di deambulazione. Tre parcheggi sono collegati alla parte alta del centro da scale mobili e ascensori che permettono a chiunque di raggiungere i principali luoghi di interesse e liberano il borgo da auto e traffico.
Vivace e piena di eventi, una località tutta da vivere
Decidere cosa vedere a Spoleto può essere difficile: da un lato l’arte e i luoghi storici che la rendono meravigliosa necessitano di tempo e tranquillità per essere apprezzati veramente, dall’altro la vivacità della città, ricchissima di manifestazioni, è il valore aggiunto che rende questa località viva e unica in tutto il mondo. Perché dunque non scoprire entrambi questi aspetti? Dopotutto Spoleto è arte e cultura, è fascino antico, ma è anche musica, danza, arte contemporanea.