Visitare Siracusa è un’esperienza davvero incredibile, dove storia, folclore e tradizione si uniscono alle bellezze delle oasi naturalistiche circostanti e ai piaceri della buona tavola.
L’affascinante città siciliana ha 2.800 anni di storia, testimoniati dalle antichissime rovine greche e romane, dalle sfarzose chiese barocche e dalla vitalità di un centro animato e vivace.
Cosa vedere a Siracusa dunque? Ecco i suggerimenti migliori per godersi un viaggio davvero indimenticabile.
L’isola di Ortigia, nel centro del centro di Siracusa
Per partire alla scoperta di una città non si può che cercarne il centro storico, che in questo caso è un’isola. Ortigia è il cuore antico di Siracusa. Luoghi di interesse storico si affacciano sulle sue vie strette mentre chiese e monumenti si trovano a ogni angolo. Il posto perfetto per iniziare il viaggio.
Ortigia al tempo dei greci: il tempio di Apollo
Ortigia è facilmente raggiungibile grazie a due ponti che, appena attraversati, conducono subito ai resti del tempio greco di Apollo. Siracusa è una città antichissima e il tempio, il più antico edificio in stile dorico di tutta la Sicilia, è una testimonianza importantissima del passato di Ortigia.
La porta urbica e i resti delle antiche torri
A pochi passi di distanza dal tempio di Apollo si possono ammirare anche i resti della porta urbica, l’antico accesso che, al tempo dei greci, si apriva sulle mura cittadine. Risalente al V secolo a. C., doveva essere davvero monumentale se si pensa che a proteggerlo erano presenti due torri il cui lato misurava 8 metri.
Epoche a confronto nel duomo di Siracusa
Il tempio di Apollo non è l’unica testimonianza del passato greco di Ortigia. Camminando tra gli antichi palazzi di pietra bianca e le vie dell’isola si raggiunge l’elegante facciata rococò del duomo di Siracusa. Al suo interno non il tradizionale sfarzo delle chiese barocche, ma una struttura in stile bizantino che ha preservato ancora intatte le colonne di un tempio più antico, dedicato dai greci alla dea Atena.
La città che risorge dal terremoto: Piazza Duomo
La facciata della cattedrale è solo uno dei tanti edifici del centro di Ortigia che sono stati ricostruiti in stile barocco dopo il tremendo terremoto del 1693. Tra le cose da vedere a Siracusa l’intera piazza Duomo, con il Palazzo Vescovile, le dimore signorili e la chiesa di Santa Lucia, è il massimo esempio di come la città seppe rinascere dalle sue stesse rovine.
Eleganza neoclassica: il Palazzo Arcivescovile
Accanto al duomo l’eleganza sobria del Palazzo Arcivescovile è uno dei tratti che contraddistinguono la bella Piazza Duomo. All’interno dell’edificio si trova l’antica Biblioteca Alagoniana e la cappella duecentesca, unico elemento giunto fino ad oggi del primo palazzo vescovile di Siracusa: quello svevo.
Una tela del Caravaggio in Santa Lucia alla Badia
In Piazza Duomo si trova anche la chiesa di Santa Lucia alla Badia, una delle più importanti di Siracusa. Cosa vedere al suo interno? Sicuramente lo splendido pavimento di ceramica dipinta, i crocifissi lignei del Trecento, ma soprattutto il “Seppellimento di Santa Lucia”, meravigliosa tela del Caravaggio.
Sotto la città nell’ipogeo di Piazza Duomo
Il passato di Siracusa corre anche sotto le sue piazze, in un intrico di gallerie e cisterne sotterranee che compongono l’ipogeo di Piazza Duomo. Un percorso suggestivo e di grandissimo valore storico. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’Ipogeo salvò dai bombardamenti persone e opere d’arte, tra cui il simulacro argenteo di Santa Lucia, patrona della città.
A Ortigia il bagno ebraico: la più antica sinagoga d’Europa
Nel sottosuolo di Ortigia si trova anche un antichissimo bagno rituale ebraico, risalente probabilmente al VI secolo dopo Cristo. Si tratta della più antica sinagoga d’Europa giunta fino ad oggi, nella sua totale integrità, dall’epoca bizantina. Un luogo dal fascino unico e dai profondi significati.
La leggenda della Fonte Aretusa e del giovane Alfeo
Tra i luoghi da visitare a Siracusa, sull’isola di Ortigia, uno dei più affascinanti è senza dubbio la Fonte Aretusa, un limpido stagno d’acqua dolce che sgorga a pochi metri dal mare, pieno di pesci e circondato dal verde. La leggenda vuole che le sue acque siano quelle del fiume Alfeo e della ninfa da lui amata, la bella Aretusa, che la dea Diana trasformò in una sorgente.
In Piazza Archimede la Fontana di Diana
Le vicende di Alfeo e Aretusa sono rievocate anche dalla bella fontana di Diana, che si trova in piazza Archimede, nel cuore di Ortigia a Siracusa. Cose da vedere ce ne sono tantissime in questo luogo che, con i suoi antichi palazzi, riassume la storia intera della città siciliana.
Il Palazzo del Vermexio, secentesca sede del Comune
La storia più antica di Piazza Archimede è testimoniata dal Palazzo del Vermexio (dal nome del suo celebre architetto), edificio secentesco che ospitò il senato regionale di Siracusa e che oggi è sede del municipio. Nei pressi del palazzo sono stati rinvenuti i resti dell’Artemision, il tempio ionico che i greci avevano dedicato alla dea Artemide.
Dal Cinquecento al Novecento: Palazzo Banco di Sicilia
Ben più recente (risale ai primi anni del Novecento) è stata la costruzione del Palazzo Banco di Sicilia, che tuttavia si armonizza perfettamente alle architetture della piazza. I progettisti scelsero infatti un disegno in stile neoclassico, ispirato alle eleganti forme dei palazzi cinquecenteschi.
Lungo le rive di Ortigia il Castello Maniace
Cosa vedere a Siracusa, a Ortigia, dopo Piazza Duomo e Piazza Archimede? La punta più estrema dell’isola ospita ancora il Castello Maniace, che prende il nome da un antico condottiero bizantino anche se, in realtà, la sua realizzazione è di epoca sveva. I bastioni e le torri medievali proteggevano Siracusa da pirati e invasioni.
Le chiese di Ortigia: la più antica è quella di San Martino
Oltre al duomo e alla chiesa di Santa Lucia, patrona della città, a Ortigia si possono visitate alcune delle chiese più importanti di Siracusa, come quella di San Giuseppe, voluta dai falegnami dell’isola, oppure quelle medievali di Santa Maria dei Miracoli e di San Martino, la più antica di tutto il centro.
Sapori e folclore tra i banchi del mercato
Ortigia non è sono chiese e monumenti, ma anche tradizione. Per questo uno dei più interessanti posti da visitare a Siracusa è il suo mercato, che si trova a pochi passi dal tempio di Apollo. Vale la pena fermarsi, per acquistare prodotti genuini o anche solo per ascoltare le grida dei commercianti, che promuovono ad alta voce e in modo spesso colorito la qualità del loro pesce.
A piedi sulla marina e nel Foro Vittorio Emanuele II
Ortigia offre anche la possibilità di passeggiare lungo il mare, ammirando il porto di Siracusa e le antiche fortificazioni medievali dell’isola. Per farlo basta recarsi al Foro Vittorio Emanuele II e raggiungere a piedi il molo Zanagora o la Fonte Aretusa.
Fino al castello sul Lungomare Alfeo
La passeggiata sulle rive di Ortigia continua con il Lungomare Alfeo, che dalla Fonte Aretusa conduce fino al castello. Il percorso si snoda lungo il muraglione di pietra bianca medievale e passa di fronte a ristoranti tipici e locali: il luogo perfetto per una serata indimenticabile.
Da Ortigia a Neapolis: il Parco Archeologico
Oltre che per l’isola di Ortigia la bella città siciliana è famosa in tutta Italia per il Parco Archeologico della Neapolis, la meraviglia di Siracusa. Cose da vedere al suo interno ce ne sono tantissime: dal teatro greco a quello romano, dall’Ara di Ierone II alla Tomba di Archimede. L’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’Umanità gli antichi resti della “città nuova”, edificata dai romani sui resti di quella greca.
I giochi gladiatori nell’anfiteatro romano di Siracusa
Il primo monumento che si incontra appena varcate le soglie del Parco Archeologico è l’anfiteatro romano, costruzione dalle dimensioni sorprendenti, seconda solo all’Arena di Verona. Purtroppo nel Medioevo fu ampiamente danneggiata, ma si riconoscono ancora perfettamente gli ingressi, le gradinate e il cuore dell’arena, al cui interno si svolgevano gli spettacoli dei gladiatori.
Sacrifici e cerimonie: l’Ara di Ierone II
Il percorso nel parco della Neapolis prosegue con l’Ara di Ierone II. Il re greco di Siracusa volle costruire l’imponente altare (lungo ben 200 metri) in onore di Zeus “liberatore”. Su di esso si svolgevano le principali cerimonie e i sacrifici di animali, momento importantissimo nella cultura degli antichi greci.
Un teatro greco da oltre 14mila posti
Superata l’Ara di Ierone si raggiunge il teatro greco, che a differenza di quello romano è stato costruito direttamente nella roccia e quindi non è stato danneggiato dallo scorrere dei secoli. Al suo interno si trovano ancora l’area del coro e il palco, oltre alle antiche gradinate, che accoglievano fino a 14mila spettatori.
Sull’antico palco la rassegna delle tragedie greche
Il teatro greco della Neapolis non è solo uno straordinario monumento del passato. Sul suo palco, come 2.500 anni fa, si svolge ogni anno un ricco calendario di spettacoli e tragedie greche che attirano migliaia di visitatori. Per chi si trova a Siracusa non c’è emozione più grande che assistervi.
Una passeggiata nelle Latomie del Paradiso
Superato il teatro greco si raggiungono le Latomie del Paradiso, un piacevole parco pieno di vegetazione realizzato all’interno di quella che un tempo era una cava di pietra. Lungo il vallone, scavato a forza di braccia dagli antichi greci, si aprono la Grotta dei Cordari e l’Orecchio di Dionisio
Un tiranno e i suoi prigionieri: l’Orecchio di Dioniso
La leggenda vuole che l’Orecchio di Dionisio prenda il nome dal tiranno greco che nella caverna rinchiudeva i suoi più acerrimi nemici. La particolare forma della cavità amplificava ogni parola, anche il più minimo sussurro, permettendo al sovrano di ascoltare le conversazioni dei suoi prigionieri e scoprire congiure e tradimenti.
Il mito della Tomba di Archimede
Archimede nacque proprio a Siracusa e non è quindi un caso che nelle antiche tombe rinvenute nelle Latomie del Paradiso la tradizione abbia voluto identificare anche il sepolcro del celebre matematico greco. In realtà si tratta di un errore: le tombe risalgono infatti all’epoca di Augusto, ma il loro fascino non cambia e la Tomba di Archimede resta, grazie al suo mito, un luogo davvero da non perdere.
Il ginnasio romano e il tempio di Serapide
Cosa vedere a Siracusa dopo il Parco della Neapolis? La visita ai resti dell’antica città greca e romana non è certo finita. Fuori dal parco archeologico si trova infatti il ginnasio romano, formato dai resti di un ampio portico, da un tempietto dedicato al dio Serapide e da un teatro da circa 3mila posti.
Un polmone verde al posto del Foro Siracusano
Dopo il ginnasio romano il miglior posto da visitare a Siracusa è l’area verde che, oggi, si trova al posto dell’antico foro cittadino. Tre colonne e alcuni resti della strada principale rievocano la grandiosità della grande piazza romana, di cui Cicerone scrisse nelle proprie cronache.
Ai margini del foro il Pantheon, per ricordare i caduti
Passeggiando per i giardini del Foro Siracusano merita una visita anche la chiesa di San Tommaso al Pantheon, moderno edificio realizzato nel 1919 per ricordare i caduti della Prima Guerra Mondiale. Al suo interno riposano i soldati di Siracusa che si sacrificarono per la patria.
Gli affascinanti resti della chiesa di San Giovanni
Chiese e monumenti affascinanti si possono trovare anche fuori dal centro di Siracusa. Posti da visitare come il complesso della chiesa di San Giovanni ad esempio, che è considerata la prima cattedrale della città. Pesantemente danneggiato dal terremoto del 1693, l’antico edificio romanico conserva ancora una bellezza e un fascino senza tempo.
Nelle profondità delle catacombe di San Giovanni
Se della chiesa di San Giovanni non restano che le mura e la facciata, le sue antiche catacombe sono state risparmiate dalla furia del terremoto. Il complesso si estende nel sottosuolo come una città, con le sue vie e i suoi angusti passaggi, in un viaggio suggestivo e particolarissimo tra fede e storia.
Natura e devozione: le Latomie dei Cappuccini
Ai margini di Siracusa si trova un altro sito di grandissimo fascino, le Latomie dei Cappuccini, una cava di pietra divenuta, con il passare dei secoli, luogo di culto e giardino dei frati. Le alte piante che crescono nella gola e i giardini curati dai religiosi sono, ancora oggi, una perfetta sintesi di natura e devozione.
I giardini esotici di Villa Reimann
Un altro parco, questa volta strutturato secondo i rigidi schemi del giardino all’italiana, si trova tra la città e la Neapolis. È quello di Villa Reimann, una delle dimore signorili più importanti di Siracusa. Al suo interno anche piante esotiche e una vista unica sulla città e sul mare.
Il Castello Eurialo, fortezza di Dionisio I
Anche in epoca classica si costruivano possenti fortificazioni e il Castello Eurialo, poco lontano dal centro di Siracusa, ne è un perfetto esempio. Il tiranno Dionisio I costruì una cinta muraria di 30 km intorno alla città, e una grande fortezza nel suo punto più vulnerabile, con torri e fossati che resistettero fino al 212 avanti Cristo, anno in cui giunsero i romani.
Nei musei di Siracusa: arte a Palazzo Bellomo
Una volta esplorata tutta la città, è il momento di scoprire gli importanti musei di Siracusa, posti da visitare assolutamente come Palazzo Bellomo a Ortigia, che accoglie la Galleria Regionale. Al suo interno opere d’arte sacra e splendidi dipinti dal Trecento al Settecento.
Il Museo Archeologico Paolo Orsi, tra i più importanti d’Europa
Non si può parlare di Siracusa senza citare il suo ricco patrimonio archeologico e, di conseguenza, il Museo Paolo Orsi, uno dei più importanti d’Europa. Dalla preistoria al mondo classico non esiste una raccolta più completa che sappia ricostruire il passato del Sud Italia.
Nel museo una straordinaria collezione numismatica
Se la vista dei soli reperti archeologici non fosse sufficiente, il Museo Paolo Orsi possiede anche una collezione di monete e gioielli di epoca greca e romana senza pari, vere e proprie opere d’arte che si possono ammirare accompagnati da una guida esperta.
L’antica tradizione siciliana al Museo del Mare
Anche il mare è un elemento fondamentale per la storia di Siracusa e della Sicilia intera. Ecco perché merita una visita il Museo del Mare, che si trova sull’isola di Ortigia. Oggetti d’epoca raccontano l’arte dei costruttori di imbarcazioni e la storia dei navigatori siracusani.
Il Museo del Papiro: Antico Egitto e non solo
Il Museo del Papiro è forse una delle esposizioni più curiose che si possono trovare a Siracusa. La collezione riguarda non solo l’Antico Egitto, ma tutti gli ambiti in cui il papiro è stato utilizzato nei secoli. Il museo si occupa inoltre di restaurare e salvaguardare preziosi documenti per conto del Museo Egizio del Cairo.
Un museo per raccontare la storia del cinema
Unico nel suo genere nel Sud Italia, il Museo del Cinema di Siracusa si trova nel settecentesco Palazzo Corpaci a Ortigia e raccoglie, in 2mila metri quadrati di spazi espositivi, tutta la storia delle proiezioni, dalle “lanterne magiche” ai primi pionieristici proiettori. Un viaggio unico e suggestivo nel passato.
Laboratori interattivi al Museo Leonardo da Vinci e Archimede
Il genio di Leonardo da Vinci e quello di Archimede rivivono in uno dei musei più interessanti e particolari di Siracusa, dove le macchine e le invenzioni dei due grandi scienziati prendono forma e dove i visitatori possono interagire con esse e sperimentarne il funzionamento in prima persona.
Cultura popolare al Museo dei Pupi
Merita una visita anche il Museo dei Pupi, le tradizionali marionette siciliane con le quali un tempo venivano realizzati spettacoli molto popolari e apprezzati. Sull’isola di Ortigia sono esposti oltre cento pezzi (assieme a scenografie e oggetti di scena) appartenuti ai fratelli Vaccaro, famosissimi pupari siracusani.
Sul mare a Siracusa: la spiaggia dell’Arenella
Chi visita Siracusa può approfittare anche della vicinanza di splendide spiagge in cui fare il bagno. Tra queste quella dell’Arenella è una delle più amate dalle famiglie, che vi possono trovare stabilimenti attrezzati, una sabbia fine dorata e fondali bassi perfetti per i bambini.
Tranquillità e mare limpido alla spiaggia di Eloro
Anche la spiaggia di Eloro è una delle più belle del Siracusano. Si trova all’interno di una riserva naturale ed è caratterizzata da ampi spazi, sabbia fine e acque limpidissime. Il luogo perfetto per chi, al mare, cerca tranquillità e paesaggi incontaminati.
La spiaggia di Calamosche, un vero paradiso naturale
Anche la spiaggia Calamosche è perfetta per chi preferisce stare lontano da stabilimenti balneari e luoghi affollati. La piccola baia, protetta da due promontori di roccia, è una vera e propria piscina naturale, con acque cristalline ideali per chi ama fare snorkeling.
Paesaggi unici nella Riserva Faunistica dell’Oasi di Vendicari
Le spiagge di Eloro e Calamosche fanno parte della Riserva Faunistica dell’Oasi di Vendicari, a pochi chilometri da Siracusa. Qui sentieri e fitta vegetazione si alternano a baie cristalline, rocce a strapiombo sul mare e paesaggi incantevoli, l’habitat perfetto per centinaia di uccelli diversi. Con molta facilità si potranno ammirare fenicotteri, aironi e cicogne
Cavagrande del Cassabile, tra laghetti e gole sulle rive del fiume
Chi ama la natura e si trova nel Siracusano ha a disposizione anche un altro luogo di grande fascino, la Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile. Lungo le rive del fiume profonde gole, canyon e laghetti in cui immergersi tra paesaggi incontaminati.
Il mare più pulito nel Parco del Plemmirio
Anche il mare merita di essere protetto e dunque il Siracusano non poteva non avere un parco marino, quello del Plemmirio. La riserva si trova nella parte orientale della penisola della Maddalena e offre fondali di grande bellezza, meta prediletta degli appassionati di immersioni.
Oltre Siracusa: le bellezze della Val di Noto
Da Siracusa si può raggiungere facilmente una delle regioni più belle di tutta la Sicilia: la Val di Noto. Al suo interno veri e propri gioielli d’arte: Catania, Ragusa, Noto, Modica, città che, dopo essere state distrutte dal terremoto del 1693, sono state interamente ricostruite secondo il gusto barocco. La loro bellezza incanta qualunque visitatore e il valore storico di chiese e palazzi è riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.
A tavola con i sapori della Sicilia
Un viaggio a Siracusa può essere anche l’occasione perfetta per gustare i piatti tipici e i sapori della Sicilia: dolci come cannoli e cassata e ricette saporite come il coniglio in agrodolce, fino alla zuppa di pesce alla siracusana.
Origini greche, tradizione siciliana: una città da non perdere
Scegliere cosa vedere a Siracusa è molto semplice. La città offre davvero moltissimi spunti per qualunque tipo di visitatore, dai siti archeologici greci e romani (tra i più importanti d’Europa) alla bellezze architettoniche e artistiche dell’isola di Ortigia, dai paesaggi naturali che la circondano alle spiagge limpide lungo la costa, senza dimenticare la cucina tradizionale.