Il suo profilo, che sorge dalle acque del Mincio, nel punto in cui il fiume si allarga a formare tre pittoreschi laghi, è unico in Italia.
Mantova, patria del grande poeta Virgilio, culla del Rinascimento ai tempi dei Gonzaga, è una città d’arte e cultura senza eguali, ricca di storia, piacevolissima da percorrere a piedi e in bici, immersa in paesaggi meravigliosi.
Cosa vedere dunque a Mantova?
Ecco come non perdersi tra i mille scorci mozzafiato di questa splendida meta.
Si parte dalla pittoresca piazza Sordello
Tra i luoghi da visitare a Mantova piazza Sordello è forse uno dei più belli e pittoreschi. La facciata del duomo, gli antichi palazzi che vi si affacciano, la celebre Torre della Gabbia le danno un aspetto unico. Non c’è punto migliore da cui partire per andare alla scoperta della città.
Due santi per un’unica chiesa: il Duomo
Sintesi di secoli di raffinati lavori il Duomo di Mantova è uno splendido esempio di architettura rinascimentale, abbellita da un’elegante facciata barocca. Si tratta della chiesa più importante di tutta la città ed è dedicata a San Pietro, pur custodendo le reliquie del patrono, Sant’Anselmo.
L’elegante facciata del Palazzo Vescovile
Accanto al duomo si trova il Palazzo Vescovile, che si distingue facilmente per l’elegante facciata settecentesca e la bella balconata sopra l’ingresso, sorretta da due telamoni. Varcata la soglia si accede a un imponente scalone, che conduce alle ricche sale affrescate.
Alle spalle del duomo la Casa del Rigoletto
Per secoli abitata dai canonici della cattedrale, la palazzina medievale che si trova alle spalle del Duomo è per molti la “Casa del Rigoletto”, personaggio reso celebre dall’opera di Verdi. Una statua lo ricorda nel suggestivo cortile, circondato da una loggia del Quattrocento
Un tuffo nel medioevo: Palazzo Bonacolsi
Tra gli edifici più celebri della città, Palazzo Bonacolsi, con la sua facciata austera, le finestre a trifora, le merlature e la vicina casa-torre è certamente una delle icone di piazza Sordello. Fu dimora nobiliare fin dal XIII secolo e, ancora oggi, è uno dei più begli edifici medievali di Mantova.
La Torre degli Acerbi e la tortura della gabbia
Tra le cose da vedere a Mantova la Torre degli Acerbi (o “della gabbia”) non deve mancare. Si tratta della parte più antica di Palazzo Bonacolsi, e fu nel Trecento simbolo di potere della nobile famiglia, prima di diventare una prigione. Ladri e criminali venivano lasciati in una gabbia sospesa nel vuoto, una tortura terribile per chi infrangeva le leggi dei Gonzaga.
Alla scoperta del complesso ducale: il Palazzo del Capitano
Su piazza Sordello si affaccia infine il Palazzo del Capitano, la parte più antica del complesso ducale che divenne, successivamente, dimora dei Gonzaga, signori di Mantova. Cosa vedere al suo interno? La bella facciata medievale, col portico del Trecento, nasconde grandi saloni riccamente affrescati.
Le storie di Artù nella Magna Domus
Addossata al Palazzo del Capitano, la Magna Domus completa l’ala medievale del Palazzo Ducale, detta della Corte Vecchia. Al suo interno un celebre ciclo di affreschi, opera del Pisanello, ritrae le gesta di Artù e dei suoi cavalieri.
Dalla Corte Vecchia alla Domus Nova
Visitare Mantova e il suo Palazzo Ducale significa perdersi in un labirinto di cortili e saloni, uno più bello dell’altro. Oltre a Palazzo del Capitano, la Corte Vecchia si apre su alcuni dei più begli appartamenti del complesso, sale rinascimentali e settecentesche di una ricchezza unica e, poco oltre, la Domus Nova, con le ali cinquecentesche della reggia, splendida e immensa.
Il Castello di San Giorgio e la Camera degli Sposi
Del complesso ducale fa parte anche il castello di San Giorgio, antica fortezza che proteggeva Mantova. Cose da vedere al suo interno non ne mancano, visto che il maniero divenne, in seguito, parte integrante del palazzo, condividendone i tesori artistici e la ricchezza. Da non perdere la bellissima Camera degli Sposi, interamente affrescata dal Mantegna.
Le tombe dei Gonzaga nella basilica di Santa Barbara
La chiesa di corte dei Gonzaga era la basilica palatina di Santa Barbara, che si trova all’interno del complesso ducale. Vero capolavoro dell’architettura rinascimentale, con le sue forme armoniose e la pietra bianca, è il pantheon della nobile famiglia, signora di Mantova.
Teatro, mercato della seta e oggi Museo Archeologico
Accanto al castello e al Palazzo Ducale si trova quello che un tempo era il teatro di corte dei Gonzaga, riutilizzato fino all’Ottocento come mercato della seta. Oggi l’antico edificio è diventato un ricco museo archeologico dedicato al passato di Mantova e del suo territorio.
Sotto il Voltone di San Pietro
Uno dei lati di piazza Sordello corre esattamente dove, un tempo, passavano le mura medievali di Mantova e la sua porta di accesso. Quando la città crebbe le mura furono spostate, ma a segnalare l’antico accesso resta ancora oggi il Voltone di San Pietro, un ponte ad arco che unisce i vicini palazzi storici.
Cosa vedere a Mantova? Si prosegue su Piazza delle Erbe
Piazza Sordello e il Palazzo Ducale sono solo il primo passo per andare alla scoperta di Mantova. Luoghi di interesse si possono trovare in tutto il centro storico, e merita certamente una visita Piazza delle Erbe, una delle più suggestive e caratteristiche della città, a pochi passi dal Duomo.
L’età dei comuni a Mantova: il Palazzo del Podestà
Se il Palazzo Ducale rappresenta la potenza della signoria dei Gonzaga a Mantova, il Palazzo del Podestà, in piazza delle Erbe, era il cuore della vita politica durante l’età dei comuni. Costruito nel Duecento, ancora oggi domina la piazza con le sue mura austere e la sua torre civica.
Mostre ed eventi al Palazzo della Regione
Ancora più imponente del Palazzo del Podestà, il Palazzo della Regione, proprio accanto, era sede durante il medioevo della giustizia e delle assemblee cittadine. Oggi, con il suo ampio salone, è sede dei musei civici, di importanti mostre e di eventi culturali.
Nella Torre dell’Orologio il Museo del Tempo
A caratterizzare il Palazzo della Regione èanche la bella Torre dell’Orologio, che dà alla piazza il suo aspetto così suggestivo. Al suo interno è stato allestito il Museo del Tempo, che permette di ammirare i meccanismi originali dell’orologio, risalenti al Quattrocento, e di godere di un panorama mozzafiato.
La suggestiva bottega della Casa del Mercante
Piazza delle Erbe era anche luogo di commerci e traffici importanti, e lo testimonia la quattrocentesca Casa del Mercante, appartenuta a Boniforte da Concorrezzo, che in città vendeva lana e stoffe pregiate. Il suo nome compare ancora nelle iscrizioni che decorano il portico.
La chiesa di San Lorenzo, la più antica di Mantova
Piazza delle Erbe è anche caratterizzata dalla Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova. Posti da visitare in città ce ne sono tantissimi, ma nessuno emana il fascino ancestrale di questo luogo sacro, risalente all’XI secolo e costruito per somigliare alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Sant’Andrea, meraviglia di Leon Battista Alberti
Accanto a Piazza delle Erbe si trova Piazza Mantegna e la concattedrale di Sant’Andrea, uno dei più bei posti da visitare a Mantova se ci si vuole immergere nelle bellezze rinascimentali della città. La basilica è infatti uno dei più grandi capolavori architettonici di Leon Battista Alberti
Il Bibiena, un teatro “scientifico”
A poca distanza da Piazza delle Erbe si trova anche il Teatro Scientifico Bibiena, così chiamato perché, quando fu progettato, l’obiettivo era realizzare una grande sala per convegni e dibattiti, in linea con lo spirito illuministico dell’epoca. Sul suo palco si esibì, ancora giovanissimo, lo stesso Mozart.
Musica e spettacoli al Teatro Sociale
L’altro palco storico di Mantova è quello del Teatro Sociale, costruito nell’Ottocento. Una sala dall’acustica perfetta, progettata per ospitare grandi rappresentazioni, ospita ogni anno un ricco calendario di appuntamenti dedicati alla musica e alla prosa.
Tra gli scaffali della Biblioteca Teresiana
Non lontano dal Teatro Bibiena si trova il Palazzo degli Studi, sede della storica Biblioteca Teresiana, fondata dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria nel 1780. Nelle sue suggestive sale gli scaffali in noce custodiscono antichi volumi e documenti preziosissimi.
Una passeggiata nella Piazza Virgiliana
Cosa vedere a Mantova dopo le sue piazze più belle? A poca distanza dal Palazzo Ducale, seguendo il fiume, si può raggiungere la Piazza Virgiliana, una grande area verde perfetta per una piacevole passeggiata. Il parco prende il nome dalla statua dedicata al celebre poeta mantovano.
Per i più piccoli il Parco della Scienza
Sulla riva del Mincio, proprio accanto alla Piazza Virgiliana, si trova il Parco della Scienza, che grazie a una serie di giochi e installazioni interattive permette a grandi e piccoli di comprendere alcune delle più importanti leggi scientifiche che governano il mondo. Un luogo perfetto per una gita con i bambini.
Tesori dell’arte nel Museo Diocesano
Sulla Piazza Virgiliana si trova anche il Museo Diocesano Francesco Gonzaga. Le grandi sale del chiostro di Sant’Agnese ospitano una collezione di dipinti, sculture, arazzi e oggetti sacri senza eguali, raccolta nei secoli da vescovi e signori della città, amanti dell’arte e del bello.
Dai laghi del Mincio un panorama unico
Chi è alla ricerca di un panorama unico sulla città non deve fermarsi alla Piazza Virgiliana, ma attraversare il Mincio e ammirare Mantova dall’altra sponda del fiume, il cui alveo si allarga a formare tre laghi, quello “Inferiore”, quello “Superiore” e quello “di Mezzo”. Parchi e aree verdi attrezzate offrono la possibilità di godersi una splendida giornata all’aria aperta.
In barca sulle acque di Mantova
Apprezzare il panorama di Mantova dall’acqua è un’esperienza indimenticabile, e dalla primavera all’inizio dell’autunno sono moltissime le possibilità per coloro che vogliono approfittare delle escursioni in barca o in motonave.
La romantica fioritura del loto
Tra luglio e agosto sulle acque del Lago Superiore si può assistere anche alla romantica fioritura delle piante di loto, che creano una vera e propria isola galleggiante, la più grande del mondo fuori dal Giappone. Uno spettacolo unico e indimenticabile.
I giardini del Belfiore e il monumenti ai martiri
Tra il 1851 e il 1855, lungo le rive del Lago Superiore, furono giustiziati i patrioti del Risorgimento di cui, oggi, Mantova celebra la memoria con un monumento eretto proprio nella zona di Belfiore, in un tranquillo giardino che si affaccia sulle acque del Mincio.
A piedi o in bici nel Parco Regionale del Mincio
Per i veri amanti della vita all’aria aperta i tre laghi di Mantova non sono che l’inizio. Il grande Parco Regionale del Mincio si estende nel territorio lambito dal fiume, poco oltre la città, e permette di apprezzare paesaggi naturali sorprendenti, percorrendo a piedi o in bici sentieri di grande fascino.
Il Parco del Te, dimora di Federico II
Dopo i meravigliosi panorami dei laghi sul Mincio, cosa vedere a Mantova? Una delle zone più belle della città è il Parco del Te, con il suo palazzo, i suoi giardini, le fruttiere e le scuderie. Il monumentale complesso fu realizzato da Federico II Gonzaga, che lì volle costruire una dimora sontuosa per lo svago e le feste: un’isola di sublime bellezza sul modello delle ville romane.
Il mondo classico rivive a Palazzo Te
Intorno al cortile centrale le sale di Palazzo Te si sviluppano una dopo l’altra, ricche di decorazioni e affreschi, finte grotte, giardini segreti e appartamenti raffinati. Una vera meraviglia ricca di simboli e allusioni che rimandano al mito e alle leggende del mondo classico.
Nei saloni le collezioni del Centro Internazionale d’Arte e Cultura
Palazzo Te è anche il miglior posto da visitare a Mantova se si vogliono ammirare antiche collezioni di arte e reperti provenienti da terre lontane. I saloni del Centro Internazionale d’Arte e Cultura accolgono anche le raccolte di arte egizia e mesopotamica, oltre a innumerevoli opere d’arte dall’epoca dei Gonzaga.
A Palazzo San Sebastiano il Museo del Risorgimento
Prima della realizzazione di Palazzo Te l’area del parco era già dimora prediletta di Francesco II Gonzaga, padre di Federico II, che spesso soggiornava nel vicino Palazzo San Sebastiano. Oggi l’edificio cinquecentesco ospita il Museo della Città, con opere di epoca rinascimentale, e una ricca sezione dedicata al Risorgimento Italiano.
San Sebastiano, tempio dei caduti
Non lontano da Palazzo San Sebastiano si trova l’omonima chiesa, opera di Leon Battista Alberti e bellissimo esempio di quanto l’architettura rinascimentale tenesse in conto armonia ed eleganza nelle forme. Oggi l’edificio è diventato un tempio dedicato ai caduti di Belfiore.
Geometrie che diventano arte: la Casa del Mantegna
Proprio di fronte a San Sebastiano, la Casa del Mantegna permette di apprezzare un altro grande maestro del Rinascimento. L’artista realizzò l’edificio seguendo forme geometriche perfette, il quadrato e il cerchio, che si uniscono nelle linee del cortile e delle mura. Oggi il palazzo è sede di frequenti mostre temporanee.
Non solo regge e palazzi: le pescherie di Giulio Romano
Dopo aver ammirato regge, palazzi storici e dimore dei Gonzaga, cosa resta da vedere a Mantova? Posti da visitare non me mancano e un luogo davvero unico è il complesso delle pescherie di Giulio Romano, l’architetto di Palazzo Te, che in pieno centro realizzò anche il loggiato adibito al commercio del pesce.
Il fascino gotico della chiesa di San Francesco
Anche la chiesa di San Francesco merita una visita. La tradizione vuole che fu il santo stesso ad aprire a Mantova la prima delle numerose case francescane della zona. Ancora oggi l’edificio, con la sua facciata gotica e il caratteristico campanile, emana il fascino tipico dei conventi medievali.
Palazzo d’Arco e la Sala dello Zodiaco
Non lontano dalla chiesa di San Francesco si trova una delle più belle dimore nobiliari di Mantova, Palazzo d’Arco, una vera casa museo in stile neoclassico, dove è ancora possibile ammirare gli arredi originali e le grandi stanze del piano nobile, come la celebre Sala dello Zodiaco.
Tra i palazzi storici della città: Casa Andreasi
Oltre Palazzo d’Arco sono molte le dimore nobiliari che si possono ammirare esplorando il centro di Mantova. Casa Andreasi, ad esempio, è una suggestiva palazzina rimasta intatta dal Quattrocento, con i suoi giardini, i suoi affreschi e i soffitti dell’epoca. Fu dimora della famiglia Andreasi e casa della Beata Osanna, domenicana di nobili origini.
Mantova barocca: Palazzo Sordi
Se le dimore medievali e rinascimentali costituiscono il cuore delle bellezze di Mantova, anche il barocco ha lasciato testimonianze importantissime nella città, come la bella facciata di Palazzo Sordi. All’interno uno scalone d’onore conduce alle sale del piano nobile, riccamente decorate con stucchi e affreschi.
Palazzo Canossa e la Madonna del Terremoto
Anche Palazzo Canossa risale all’epoca barocca, quando la nobile famiglia veronese abitava a Mantova. Un grande scalone conduce alle sale più nobili dell’edificio, mentre poco lontano, sulla piazza antistante, la chiesetta della Madonna del Terremoto si dice protegga la città dalle catastrofi.
Il mito di Nuvolari nel museo a lui dedicato
Gli appassionati di motori che visitano Mantova non devono perdere l’occasione di visitare il Museo Tazio Nuvolari, dedicato al celeberrimo campione di Castel d’Ario, vera leggenda del volante. Cimeli, fotografie e vetture d’epoca raccontano la sua storia e le sue vittorie.
In bici nelle terre dei Gonzaga
Mantova non è solo una città incantevole, ma è anche il centro di un territorio di grande fascino, che sorge dalle acque del Mincio e tra le campagne lombarde. Il modo migliore per scoprirlo è approfittare dei numerosi percorsi ciclabili, adatti sia a chi vuole godersi una piacevole pedalata sia ai più appassionati, che possono raggiungere in bici persino Peschiera del Garda.
Il Bosco della Fontana e la Palazzina di Caccia
Tra gli itinerari più interessanti nei dintorni di Mantova merita di essere menzionato il percorso naturalistico del Bosco della Fontana, poco lontano dalla città. Quasi al centro della foresta, antica riserva di caccia dei Gonzaga, sorge ancora la bella palazzina seicentesca, usata dai nobili per le loro battute.
San Benedetto Po e l’Abbazia in Polirone
Un’altra interessante gita fori porta nei pressi di Mantova conduce all’abbazia di San Benedetto in Polirone, complesso monumentale di grandissimo valore artistico. La chiesa del convento, con il suo soffitto riccamente decorato e i giochi di luce dalle finestre, è un tesoro unico davvero da non perdere.
Volta Mantovana, tra i suggestivi giardini del Palazzo Gonzaga
Se Mantova è la città dei Gonzaga, anche i paesi circostanti ospitano numerose testimonianze del dominio di questa nobile signoria. A Volta Mantovana, poco lontano dalla città, quattro splendidi giardini all’italiana su terrazze panoramiche circondano quello che fu il palazzo di Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo.
Mantova e Sabbioneta, patrimonio dell’Unesco
Anche Sabbioneta, con le sue mura stellate, la Galleria degli Antichi, il Teatro Olimpico e gli antichi palazzi del Rinascimento è un ottima meta per un’uscita nei dintorni di Mantova. Realizzato ex novo nel Cinquecento secondo i principi dell’Umanesimo, il paese è un gioiello dell’Urbanistica, riconosciuto come patrimonio dell’Unesco.
Una cucina per i principi e per il popolo
Infine, chi visita Mantova non deve dimenticare di fermarsi in un ristorante tipico per apprezzare la cucina del territorio, che unisce la raffinatezza dell’arte culinaria dei cuochi dei Gonzaga al gusto della tradizione popolare. Da non perdere le grépole (ciccioli di maiale), la gran pistà (polenta abbrustolita con lardo), il celebre salame mantovano e i vini del territorio.
Una città unica, tra le acque e le campagne lombarde
Chi si chiede cosa vedere a Mantova non ha che l’imbarazzo della scelta. Si tratta di una città di incredibile fascino, culla dell’arte rinascimentale, bellissima da visitare a piedi prima di immergersi nel verde dei parchi che circondano i suoi laghi. Chi cerca una vacanza che unisca i tesori dell’arte alla possibilità di vivere piacevoli giornate all’aria aperta non può trovare meta migliore.