Per chi programma un viaggio in Umbria Gubbio è da sempre una delle mete irrinunciabili.
Suggestiva e affascinante, con le sue architetture medievali perfettamente conservate, le sue case in pietra grigia, le sue chiese e i suoi antichi palazzi, permette al visitatore di fare un salto indietro nel tempo e di immergersi in atmosfere davvero uniche.
Che si voglia dedicare al borgo una rapida gita o una più lunga vacanza, ecco dunque cosa vedere a Gubbio.
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Piazza Grande: cuore del borgo
Tra i luoghi da visitare a Gubbio Piazza Grande è certamente il più noto. Il motivo si intuisce facilmente una volta entrati al suo interno. La cornice armoniosa formata dal Palazzo dei Consoli, dal Palazzo Ducale e dalle antiche case medievali è unica.
Un panorama unico dalla piazza “pensile”
La particolarità di Piazza Grande è che si tratta di uno spazio “pensile”. Non poggia infatti interamente sul pendio della collina, ma su una serie di archi che la sostengono. La sua posizione elevata e la grande balconata che guarda a valle la rendono un punto panoramico eccezionale.
Il Palazzo dei Consoli, simbolo di Gubbio
Piazza Grande è dominata dal Palazzo dei Consoli, con la sua facciata gotica, lo scalone di accesso e il suo elegante profilo sormontato dai merli e dalla torre campanaria. Fu costruito nel Trecento assieme alla piazza in un luogo che fosse equidistante da tutti i quartieri della città, per meglio governarli e non scontentare nessuno.
Il Museo Civico e la Sala dell’Arengo
Il Palazzo dei Consoli è tra le prime cose da vedere a Gubbio non solo per la sua bellezza e importanza storica, ma anche perché al suo interno si trova il Museo Civico della città, che custodisce una bella pinacoteca e numerosi saloni riccamente decorati, come la Sala dell’Arengo
Le Tavole Eugubine e i riti degli antichi umbri
All’interno della cappella di Palazzo dei Consoli si trova uno dei ritrovamenti archeologici più importanti di tutto il territorio: le Tavole Eugubine. Sette lastre di bronzo riportano, in lingua umbra e alfabeto umbro, latino ed etrusco, le prescrizioni e i riti religiosi dei popoli che abitavano la regione prima dell’arrivo dei romani.
Dal Medioevo al Rinascimento: Palazzo Ducale
Visitare Gubbio significa immergersi in un borgo in tutto e per tutto medievale, ma non manca qualche piccola eccezione. Il Palazzo Ducale, dimora dei Montefeltro su Piazza Grande, fu costruito in perfetto stile rinascimentale. Da non perdere l’elegantissimo cortile interno.
Come a Urbino: lo studiolo dei Montefeltro
All’interno del Palazzo Ducale vi sono esposti anche alcuni arredi dell’epoca di Federico di Montefeltro e, in particolare, il suo studiolo in legno intagliato e intarsiato, identico a quello si trova in un altro palazzo del duca: quello di Urbino.
Una visita al Palazzo del Bargello
Cosa vedere a Gubbio dopo la Piazza Grande? Proseguendo nel centro storico si incontra il Palazzo del Bargello, costruito in blocchi squadrati di pietra e considerato tra i più begli edifici medievali del borgo. Vi viveva in passato il bargello, comandante della guardia cittadina.
La curiosa storia della Porta del Morto
Accanto all’ingresso principale del Palazzo del Bargello si trova la Porta del Morto, che secondo la tradizione aveva una forma alta e stretta proprio per permettere il passaggio delle bare dei defunti. In realtà è molto più probabile che servisse da porta di collegamento verso il piano superiore.
Antiche balestre nel museo del palazzo
Il Palazzo del Bargello ospita anche il Museo della Balestra di Gubbio. Cose da vedere al suo interno ce ne sono tantissime, dagli esemplari più antichi di balestra ai costumi d’epoca, che coi loro colori raccontano la storia e le tradizioni del borgo.
Una fontana per diventare tutti un po’ matti
Largo del Bargello, la piazzetta di fronte al palazzo omonimo, è famosa anche per la sua Fontana dei Matti, uno dei più curiosi posti da visitare a Gubbio. Si dice che chi vi gira intorno e si bagna con la sua acqua possa di diritto definirsi “matto onorario” della città.
Il Vescovado e il Palazzo di Bosone Raffaelli
Un’altro spazio molto suggestivo di Gubbio è quello di Piazza del Vescovado, dove si trova il Palazzo della Curia e l’archivio diocesano. Sullo spiazzo si affaccia anche il trecentesco Palazzo di Bosone Raffaelli, illustre personaggio che Dante Alighieri conobbe e apprezzò.
Una passeggiata lungo le mura urbiche
Visitando il centro di Gubbio si resta quasi sempre all’interno dell’antica cinta muraria, costruita nel Trecento e ancora oggi ben conservata. Il percorso delle mura urbiche si può facilmente fare a piedi ed è lungo circa tre chilometri.
Accessi, torri e feritoie verso Porta S. Angelo e Porta Romana
La straordinarietà delle mura urbiche di Gubbio è che esse sono ancora in buona parte intatte, e contano ancora cinque dei sei antichi accessi. Si riconoscono ancora torri, feritoie, persino decorazioni e stemmi. Il tratto meglio conservato è quello nella parte alta della città, fino a Porta Sant’Angelo, oppure quello di Porta Sant’Agostino e Porta Romana.
Un parco romantico ai piedi delle mura
Chi percorre le mura urbiche può anche approfittare del suggestivo Parco Ranghiaschi, che si trova proprio accanto a esse. Si tratta di un piacevole giardino romantico ottocentesco dove i resti delle fortificazioni medievali si uniscono a prati, boschetti e architetture neoclassiche. Da non perdere anche gli scorci panoramici sul borgo.
Tra le chiese di Gubbio: il duomo
Per chi ama l’arte sacra e la bellezza delle chiese antiche non c’è posto migliore di Gubbio. Luoghi di interesse storico si trovano in tutto il borgo, come il duomo del Trecento dedicato ai santi Giacomo e Mariano e caratterizzato da una spettacolare successione di dieci grandi archi lungo l’intera navata.
Sulle tracce di San Francesco: la basilica del santo
La vicinanza con Assisi e la presenza di numerosi episodi che la riguardano fa di Gubbio una meta perfetta anche per chi visita l’Umbria sulle tracce di San Francesco. In città si trova infatti la chiesa che per prima accolse il santo, fuggito dalla casa paterna.
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San Francesco della Pace e la tomba del lupo di Gubbio
Ancora più famoso, nella vita di San Francesco, è l’episodio del lupo di Gubbio, che il santo rese mansueto, a patto che gli abitanti promettessero di occuparsi di lui. Il patto fu onorato e nella piccola chiesa di San Francesco della Pace si trova ancora oggi la tomba del fedele animale, divenuto amico degli eugubini.
Fuori da Gubbio la chiesa della Vittorina
Il luogo dove invece San Francesco e il lupo si incontrarono per la prima volta è stato identificato nell’attuale Parco della Vittorina, poco fuori da Gubbio. Lì si trova una piccola chiesetta del Duecento e una statua che ricorda l’episodio.
La basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città
Oltre al duomo e alle chiese di San Francesco, non si può dimenticare la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio. Cosa vedere al suo interno? Oltre al corpo del santo la chiesa, pur essendo stata più volte rimaneggiata nei secoli, resta estremamente suggestiva, con le sue belle vetrate, le architetture eleganti e il chiostro.
Dal borgo alla basilica in funivia
La particolarità della basilica di Sant’Ubaldo è che non si trova in città, ma sul vicino Monte Ingino. Vi si può facilmente arrivare dal centro usando la funivia che, in piccoli cestelli sospesi, permette di salire e scendere in pochi minuti, godendo anche di un bel panorama.
Nella casa di Sant’Ubaldo eventi culturali e convegni
Oltre alla basilica del patrono, anche la Casa di Sant’Ubaldo è uno dei luoghi simbolo di Gubbio. Il palazzo si trova nel cuore del centro e oggi è gestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che vi organizza appuntamenti culturali, convegni e mostre.
Il convento di San Secondo nella vita di Sant’Ubaldo
Un altro posto da visitare a Gubbio se si vuole scoprire qualcosa di più sulla vita del suo patrono è il convento di San Secondo, fuori dall’antica cinta muraria. Qui Ubaldo ricevette i suoi primi insegnamenti. L’edifico sacro è antichissimo, ma la sua forma attuale risale al periodo gotico.
Uno scrigno barocco: Santa Maria dei Laici
Oltre alle antiche chiese medievali dedicate ai santi Francesco e Ubaldo, Gubbio può contare su altri bellissimi luoghi sacri, tra cui la chiesa di Santa Maria dei Laici. Al suo interno un ciclo di tele dedicate alla Madonna e una splendida annunciazione di epoca barocca, dipinta da Federico Barocci.
Accanto alla chiesa la Loggia dei Tiratori
Accanto a Santa Maria dei Laici si trova l’edificio dello Spetal Vecchio, l’antico ospedale che accompagnava la chiesa. Il palazzo è definito anche Loggia dei Tiratori perché sopra di esso fu realizzato, nei secoli successivi, un ampio locale al cui interno venivano messi in tensione i tessuti realizzati nelle botteghe cittadine.
La chiesa di San Giovanni e la sua piazzetta
Passeggiando nel centro di Gubbio è quasi impossibile non ritrovarsi nella piazzetta di San Giovanni, con la sua chiesa romano-gotica. La leggenda vuole che essa fosse, in passato, l’unico edificio sacro del borgo a possedere un fonte battesimale, così che tutti gli eugubini dovevano battezzarsi lì.
Gli affreschi gotici di Sant’Agostino
Un’altra bella chiesa di Gubbio è quella di Sant’Agostino, antico convento che, nel Duecento, si trovava appena fuori dalle mura, vicino alla Porta Romana. Al suo interno si trova ancora un interessante ciclo di affreschi tardogotici che illustrano la vita del santo.
Arte barocca nella chiesa di San Domenico
Interessanti anche i dipinti e gli affreschi della chiesa di San Domenico, costruita nell’XI secolo (all’epoca era intitolata a San Martino) e poi arricchita nel Settecento. Per il panorama di Gubbio, quasi interamente dominato dalle architetture e dall’arte medievale, si tratta di una piccola rarità.
Il Seicento a Gubbio: la Madonna del Prato
Altrettanto curiosa è la presenza a Gubbio di una chiesa, quella della Madonna del Prato, che riproduce il modello di San Carlo delle Quattro Fontane a Roma. Stucchi e decorazioni barocche coprono tutti gli interni di questo piccolo capolavoro, realizzato nel Seicento poco fuori dal centro.
Sant’Ambrogio, l’eremo costruito sulla montagna
A poca distanza da Gubbio si può visitare infine un monastero costruito sulla roccia della vicina montagna. È l’eremo di Sant’Ambrogio, luogo sacro di grande valore storico (risale al XIV secolo) che, per la sua collocazione, offre un colpo d’occhio davvero spettacolare.
Gubbio antica: il Teatro Romano
Cosa vedere a Gubbio oltre alle sue affascinanti architetture medievali e alle sue chiese? Il borgo ha una storia antichissima ed era abitato anche in epoca romana. Lo dimostrano gli scavi archeologici e la grande mole del Teatro Romano, costruito in calcare e con un diametro di oltre 60 metri.
Nelle rovine il fascino della tragedia classica
Il Teatro Romano di Gubbio non rappresenta solo una testimonianza importantissima del passato della città, ma è tuttora utilizzato. Sulle gradinate, che possono ospitare migliaia di spettatori, tra luglio e agosto si svolge infatti un ricco calendario di rappresentazioni classiche all’aperto.
Un mausoleo per il prefetto Pomponio Grecino
A pochi passi dal teatro romano si trova anche il mausoleo di Pomponio Grecino, prefetto romano che visse a Gubbio nel I secolo avanti Cristo. L’antico edificio di pietra è ancora molto ben conservato e, secondo alcuni studiosi, ospitò anche la sepoltura di Genzio, re dell’Illiria.
Tra le domus della Guastuglia
Teatro romano e mausoleo fanno parte dell’area archeologica della Guastuglia, dove ancora oggi sono in corso gli scavi che permettono di riportare alla luce la città romana di Iguvium. Parte dello scavo può essere visitato, assieme all’antiquarium del teatro, che raccoglie i resti di antiche domus e necropoli.
Gubbio e il Novecento: il Mausoleo 40 Martiri
Al di là del volto medievale del borgo, Gubbio è stata teatro di vicende da non dimenticare anche nel secolo scorso. Il 22 giugno del 1944 quaranta innocenti (uomini, donne e giovani) furono fucilati dai nazisti a seguito dell’uccisione di un ufficiale medico tedesco. In loro memoria, alla fine della guerra, fu eretto un mausoleo sul luogo dell’eccidio, non lontano dal teatro romano.
Una piazza per non dimenticare
Ai quaranta martiri di Gubbio è stata intitolata anche la grande piazza che si incontra appena arrivati in città. Si tratta di uno dei luoghi più frequentati ai piedi del borgo, passaggio obbligato per chi vi si reca e anche animato centro del mercato che si svolge ogni settimana.
Gli eventi a Gubbio: il Palio della Balestra
Il fascino medievale è ciò che maggiormente rende unica Gubbio. Posti da visitare ce ne sono tantissimi, ma non si può dire di aver conosciuto davvero la città se non si è partecipato a una delle sue numerose rassegne storiche. Tra queste il Palio della Balestra, dove i rievocatori si sfidano nel tiro al bersaglio l’ultima domenica di maggio, è una delle più amate e seguite.
Non solo folclore: il Festival del Medioevo
Chi all’animato folclore delle rievocazioni storiche preferisce mostre, conferenze e incontri può invece partecipare al Festival del Medioevo, rassegna culturale che si svolge in autunno e che, ogni anno, fa il punto su questo affascinante periodo storico con intense giornate di studi.
Un curioso Mercato Medievale coi prodotti del territorio
Sia ad agosto che in autunno si svolge anche il Mercato Medievale, appuntamento davvero curioso perché i venditori ai banchi non sono semplici rievocatori, ma maestri artigiani, cuochi e produttori agricoli che portano nelle piazze i prodotti del territorio. Per poterli acquistare ci si deve dotare, al banco di cambio, di apposite monete medievali, ricostruite basandosi sulle fonti storiche umbre.
Tradizione e devozione: la Processione del Cristo Morto
Come molte antiche città, anche Gubbio ha i suoi eventi religiosi, profondamente radicati nella tradizione popolare. Uno di questi è la Processione del Cristo Morto, che rievoca la passione di Gesù portando in corteo sculture lignee di pregevole fattura e accendendo fuochi nelle vie del borgo.
La suggestiva Corsa dei Ceri, patrimonio dell’Unesco
Precede la festa patronale di Sant’Ubaldo uno degli appuntamenti più famosi di Gubbio, dichiarato patrimonio dell’Unesco. Si tratta della Festa dei Ceri: tre grandi strutture in legno, sormontate dalle statue di Sant’Ubaldo, Sant’Antonio e San Giorgio, vengono portate di corsa dal borgo fino alla basilica sul monte Ingino. L’importanza di questo evento è tale che persino l’Umbria ha adottato i tre ceri come simbolo della Regione.
Il Natale di Gubbio nel quartiere San Martino
Gubbio diventa un luogo magico anche a Natale, con il tradizionale presepe a grandezza naturale per le vie del borgo San Martino. Le statue di pastori e abitanti di Betlemme colorano le strade del borgo, all’interno delle quali si può passeggiare in un’atmosfera unica.
Sul monte Ingino l’albero di Natale più grande del mondo
Il Natale di Gubbio è celebre anche per il suo albero, il più grande del mondo, realizzato illuminando l’intero versante del vicino monte Ingino. Oltre 500 luci compongono la forma dell’abete, alto 700 metri e largo 450, decorato in cima dalla gialla stella cometa.
Prosa e musica al Teatro Comunale
Oltre agli eventi tradizionali, Gubbio offre anche una ricca stagione di spettacoli al Teatro Comunale, dove si svolgono opera, musica e prosa. L’ideale per una serata elegante, o anche solo per gli appassionati che vogliono visitare una bella sala ottocentesca perfettamente conservata.
L’artigianato tipico: il ferro battuto
Visitare Gubbio può essere l’occasione anche per apprezzare la bravura degli artigiani umbri, maestri del ferro battuto. Sono molte le botteghe del centro storico in cui si possono ammirare le loro creazioni e incontrare veri maestri di un’arte antichissima.
Un museo per l’arte della maiolica a lustro
Anche la maiolica, decorata a lustro, è uno dei prodotti artigianali tipici di Gubbio. La sua lavorazione è talmente antica che il borgo le ha dedicato un piccolo museo nella torre di Porta Romana, dove viene mostrata la continuità di questa produzione artistica dal Cinquecento al Novecento.
Gubbio in tavola: tra crescia e salumi
Per chi ama la buona tavola, fatta di ricette semplici e ricche, con ingredienti di qualità, Gubbio e l’Umbria sono un vero paradiso. Dalle tagliatelle al sugo di carne ai salumi tipici, passando per le zuppe di legumi e per la tradizionale “crescia” (una sorta di piadina umbra) è impossibile restare delusi.
Il tartufo, principe delle ricette umbre
Il vero protagonista della tavola a Gubbio è però il tartufo, sia bianco che nero. La tradizione è davvero radicata nel territorio e sono molte le ricette che, approfittando dell’inconfondibile aroma di questo fungo ipogeo, offrono sapori davvero irresistibili e degni dei più esigenti gourmet.
A piedi nel territorio: il Monte Cucco
Gubbio è famosa anche per il suo territorio, ricco di bellissimi paesaggi e aree naturali, tra cui quella del Monte Cucco, perfetta per gli amanti del trekking e soprattutto della speleologia. Nel parco si trova infatti uno dei sistemi di caverne carsiche più grandi d’Italia.
Una gita al monastero di Fonte Avellana
Un’altra gita fuori porta interessante è quella all’eremo di Fonte Avellana. Dista una trentina di chilometri da Gubbio ma merita davvero una visita. Il monastero del XII secolo è infatti di straordinaria bellezza e conserva ancora intatto il suo antico scriptorium, dove i monaci copiavano a mano i libri sacri.
Un borgo autentico nello spettacolo delle colline umbre
Che la si voglia esplorare con cura o che ci si accontenti di una visita veloce, non è difficile scegliere cosa vedere a Gubbio. In entrambi i casi il piccolo borgo umbro sa regalare emozioni uniche. Passeggiare tra le sue vie permette da subito di apprezzarne le antiche architetture e il fascino particolare; se poi si ha un po’ di tempo in più per conoscerla davvero a fondo allora diventa davvero difficile non innamorarsi di questa piccola perla immersa nelle belle colline dell’Umbria.
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