C’è un curioso modo di dire che fa di Padova la città dei “senza”.
Del santo senza nome, perché Sant’Antonio, patrono della città, è detto semplicemente “il santo”; del prato senza erba, perché Prato della Valle è in realtà una piazza; infine del caffè senza porte, riferendosi allo storico Caffè Pedrocchi, che giorno e notte serviva la calda bevanda sotto la sua galleria aperta sulla strada.
L’ironia dei padovani però non è il solo punto di forza di questa bellissima località, che fu una delle capitali culturali del Trecento ed è ancora oggi ricca di storia e arte.
Si parte dunque alla scoperta della “città del santo”: ecco cosa vedere a Padova.
Prato della Valle, tra le più grandi piazze d’Europa
Un buon punto di partenza per visitare Padova è Prato della Valle, la piazza principale della città. È tra le più grandi d’Europa e ogni anno ospita concerti e manifestazioni, oltre ai bellissimi fuochi di Ferragosto. Ogni sabato accoglie il mercato tradizionale della città e ogni terza domenica del mese i banchi dell’antiquariato.
L’Isola Memmia e le sue statue
Il centro di Prato della Valle è un’isoletta circondata da un canale, realizzata nel Settecento dall’architetto Andrea Memmo. È tra le più suggestive cose da vedere a Padova, con le sue 78 statue che rappresentano personaggi famosi legati alla storia della città.
L’antica e maestosa Santa Giustina
Su Prato della Valle si affaccia il più antico luogo di culto della città, l’imponente basilica di Santa Giustina. I maestosi interni rinascimentali della chiesa e il suo convento sono certamente uno dei primi luoghi da visitare a Padova.
La curiosa Loggia Amulea
Tra i portici che circondano Prato della Valle spiccano quelli della Loggia Amulea, un curioso complesso neogotico che fu per quasi tutto il Novecento la sede dei vigili del fuoco di Padova. Oggi invece nelle sue belle sale si celebrano i matrimoni civili.
Il Museo del Precinema, collezione unica al mondo
Nonostante siano molti i musei dedicati al cinema e alla sua storia, Padova ospita l’unico Museo del Precinema. La collezione esposta a Palazzo Angeli, che si affaccia sulla piazza, raccoglie strumenti ottici interessantissimi e tante “lanterne magiche”, i celebri e popolari proiettori usati già dal Settecento.
A Padova il più antico orto botanico universitario
Cosa vedere a Padova dopo Prato della Valle? Sicuramente l’Orto Botanico, il più antico del mondo (fu fondato nel 1545), oggi patrimonio dell’Unesco. Un luogo immenso tutto da esplorare, tra giardini, piante acquatiche e varietà rare, fiori di ogni tipo e alberi monumentali.
Arte e devozione: Piazza del Santo
Non sarà grande come Prato della Valle, ma è certamente lo scorcio più celebre di Padova. Posti da visitare su Piazza del Santo non ne mancano, dalla meravigliosa basilica al palazzo dei musei civici, dall’oratorio di San Giorgio alla Scuola del Santo. Ecco tutti i suoi luoghi di interesse.
Cosa vedere a Padova se non la Basilica di Sant’Antonio?
Patrono della città, Sant’Antonio riposa nella sua stupenda basilica, fusione armonica di architetture diverse: il Romanico per la facciata, il Gotico per gli interni, lo stile bizantino per le otto cupole e quello moresco per gli alti e slanciati campanili. Per decorarla furono chiamati i più grandi artisti, come Giotto e il Mantegna.
Narrare con gli affreschi: l’Oratorio di San Giorgio
Su piazza del Santo si affaccia anche un altro luogo d’arte di Padova, l’elegante oratorio romanico di San Giorgio, che ospita un ricco ciclo di affreschi, capolavoro del Trecento, che con le sue figure riesce a narrare i momenti più importanti del Vangelo.
La Scoletta del Santo e i suoi preziosi dipinti
A fianco dell’Oratorio di San Giorgio la semplice ed elegante facciata della Scoletta del Santo nasconde al suo interno i bellissimi dipinti della scuola e della sala priorale. Uno scrigno d’arte che merita certamente una visita.
Il Museo al Santo, sede delle più belle mostre
Realizzato nell’Ottocento, il Museo al Santo fu la prima sede dei musei civici di Padova. Poi le collezioni crebbero e fu necessario allestire nuovi spazi nel complesso degli Eremitani, ma il palazzo restò, e oggi ospita regolarmente interessanti mostre temporanee.
Il monumento al Gattamelata, opera di Donatello
Piazza del Santo ospita infine il celebre monumento equestre a Erasmo da Narni, condottiero padovano conosciuto, per la sua gentilezza e scaltrezza, come il “Gattamelata”. La statua è un vero capolavoro, opera di Donatello.
Ispirazione classica e Rinascimento: la Loggia Cornaro
Da Piazza del Santo si raggiunge facilmente la Loggia Cornaro, un complesso davvero affascinante realizzato nel Cinquecento con il chiaro intento di somigliare, con le sue eleganti arcate e il giardino, a un antico teatro classico all’aperto. A fianco, l’Odeo affrescato ospitava conversazioni erudite e talentuosi musicisti.
Le antiche mura e Porta Pontecorvo
Padova era difesa, nell’antichità, da possenti mura di cui oggi restano numerose testimonianze. La meglio conservata è Porta Liviana, detta di Pontecorvo, che si può raggiungere in breve tempo dalla Loggia Cornaro.
Via San Francesco e il suo convento
Dalla Loggia Cornaro si può anche proseguire su via San Francesco e raggiungere il convento dedicato al santo. La bella chiesa si apre su un porticato che, coi suoi archi, fungeva un tempo anche da riparo per gli ammalati che si recavano nel vicino ospedale francescano.
Scienza e storia si incontrano: Il Musme
Il Musme, Museo di Storia della Medicina, è certamente uno dei più interessanti posti da visitare a Padova. Si trova accanto al convento di San Francesco, proprio nell’antico ospedale cittadino, e offre un percorso innovativo e interattivo per scoprire come si è evoluta nel tempo questa disciplina.
Arte internazionale a Palazzo Zabarella
Cosa vedere a Padova dopo il Musme? Proseguendo su via San Francesco ci si inoltra sempre di più nel centro storico e si raggiunge Palazzo Zabarella, antica dimora nobiliare che oggi è sede della Fondazione Bano, un ente privato che organizza regolarmente grandi esposizioni internazionali dedicate all’arte.
Tra storia e leggenda: la Tomba di Antenore
Fu Virgilio a scrivere che a fondare Padova fu l’eroe troiano Antenore e, quando nel Duecento furono ritrovate le antiche spoglie di un condottiero caduto, la città credette di essere di fronte al proprio leggendario fondatore. Le analisi contemporanee hanno svelato che si trattò di un errore, ma la bella tomba e il monumento restano uno dei luoghi più affascinanti di Padova.
Un’università prestigiosa: Palazzo del Bo’
La tradizione universitaria è importantissima per Padova. Cosa vedere dunque se non il Palazzo del Bo’, non lontano da via San Francesco. L’edificio storico fu sede dell’ateneo per secoli e vi studiarono personaggi come Galileo e Copernico.
Padova città della scienza: i musei universitari
L’università ospita anche alcuni dei più importanti musei scientifici di Padova, luoghi di interesse come il Museo di Mineralogia, quello di Geologia e quello di Paleontologia, oltre a esposizioni che riguardano il mondo della fisica e dell’astronomia.
L’Ala Moretti Scarpari, tanti palazzi per un solo municipio
Di fronte all’università si può ammirare l’Ala Moretti Scarpari, il più recente nel grande complesso di edifici che, uniti in epoche successive, formano l’attuale sede del Comune di Padova. La bella facciata mostra lo stemma della città e i nomi dei caduti della Prima Guerra Mondiale.
La Torre degli Anziani e il Palazzo del Consiglio
Il complesso del municipio prosegue in via Oberdan con il duecentesco Palazzo degli Anziani, con la sua torre dove si riunivano un tempo i rappresentanti del popolo e delle corporazioni. Al suo fianco il Palazzo del Consiglio, che fu sede della cancelleria pretoria.
Il Rinascimento veneto a Palazzo Moroni
Il lato più bello del municipio è tuttavia Palazzo Moroni, detto Palazzo del Podestà. L’antico edificio comunale fu ristrutturato nel Cinquecento da Andrea Moroni e oggi rappresenta uno dei più incantevoli esempi dell’arte rinascimentale in Veneto.
I mercati storici: Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta
Accanto al Palazzo del Podestà si apre Piazza delle Erbe che, con la vicina Piazza della Frutta, ospita da secoli i banchi del mercato di Padova. Cose da vedere qui non ne mancano, a cominciare dalle tradizionali bancarelle in legno, fino alla celebre Colonna del Peronio.
Palazzo della Ragione, il salone più grande del Medioevo
A dominare entrambe le piazze è tuttavia il grande Palazzo della Ragione. Realizzato nel Trecento era, all’epoca, il più grande salone coperto al mondo: 80 metri per 27, coperto da una grande volta in legno alta 40 metri e ricoperta da piastre di piombo. Al suo interno si possono ammirare più di 500 affreschi.
Il Pedrocchi, storico caffè “senza porte”
Prima di abbandonare l’area del municipio vale la pena fermarsi e ammirare, all’angolo tra via Oberdan e via VIII Febbraio, lo storico Caffè Pedrocchi e il vicino edificio neogotico che ospitava la pasticceria. Il caffè è uno dei luoghi simbolo della città e nell’Ottocento ci si poteva sedere ai tavoli sotto il porticato e ordinare da bere a qualunque ora del giorno e della notte.
Spazi moderni per cultura ed eventi: la Galleria Cavour
Merita una visita anche la vicina Galleria Cavour, uno spazio dalle architetture contemporanee che viene utilizzato dal Comune per l’organizzazione di mostre, manifestazioni ed eventi culturali di ogni genere.
Il salotto di Padova: Piazza dei Signori
Non è lontana da Piazza delle Erbe ed è certamente un posto da visitare a Padova. Piazza dei Signori è il salotto della città, ricco di negozi e caffè storici. Vi dimoravano un tempo i Carraresi, ma anche i capitani veneziani, che qui soggiornavano. Oggi vi si trovano ancora eleganti palazzi e la bella chiesa di San Clemente.
Palazzo del Capitanio e il suo antico orologio
Palazzo del Capitanio ospitava i capitani veneziani che giungevano in città. L’edificio ha un grande cortile, corpi di guardia, scuderie e giardini, ma ciò che più colpisce è la bianca torre rinascimentale con il suo antico orologio e l’accesso monumentale.
La Loggia del Consiglio e la Colonna Marciana
Sulla piazza si affaccia anche la Loggia del Consiglio, elegante costruzione del Quattrocento che era sede appunto del Consiglio cittadino. Non lontano si erge la Colonna Marciana, con il leone simbolo della vicina e potente Repubblica di Venezia.
Una passeggiata verso Piazza del Duomo
Dopo Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori resta da visitare Piazza del Duomo. La si raggiunge facilmente perché poco distante ed è una delle più importanti di Padova. Cosa vedere al suo interno? La cattedrale innanzitutto, ma anche gli antichi palazzi che vi si affacciano.
Tra Cinquecento e Seicento: Palazzo Monte di Pietà
È il primo edificio che si incontra arrivando in Piazza del Duomo e sicuramente il più elegante, con il suo porticato e le semplici decorazioni, realizzate tra il Cinquecento e il Seicento. Oggi Palazzo Monte di Pietà è sede di un’importante fondazione bancaria.
L’Arco Vallaresso, in memoria della peste del Seicento
A fianco di Palazzo Monte di Pietà si erge l’arco realizzato per ricordare Alvise Vallaresso, capitano veneziano che soggiornò a Padova e fu provveditore di sanità durante la tragica epidemia di peste del 1630. A lui il merito di aver soccorso e curato i cittadini malati.
Il Duomo di Padova, un capolavoro incompiuto
La piazza prende il nome dal duomo che la domina, un edificio dagli interni luminosi e armoniosi: la facciata spoglia e disadorna, purtroppo mai completata, non deve ingannare: la chiesa è un gioiello d’arte assolutamente da visitare.
Un tuffo nella pittura del Trecento: il Battistero di San Giovanni
Accanto alla chiesa il battistero romanico dedicato a San Giovanni è, ancora più del Duomo, il vero capolavoro della piazza. Al suo interno vi è uno dei più spettacolari cicli di affreschi del Trecento mai realizzati, con oltre cento scene bibliche che vanno dalla Genesi all’Apocalisse.
Il potere dei vescovi nel Museo Diocesano
Piazza del Duomo era, ovviamente, anche la sede del potere episcopale a Padova, con il suo Palazzo Vescovile, oggi sede di un museo che raccoglie codici manoscritti e antichi volumi, opere d’arte e paramenti sacri, dipinti e sculture provenienti da tutta l’area della diocesi della città.
Palazzo Bonafari e i suoi caffè
Di fronte al sagrato del duomo, la bella facciata duecentesca di Palazzo Bonafari accoglie alcuni frequentatissimi caffè. È l’angolo più vivace della piazza, mentre la vicina via Obizzi conduce nell’area che un tempo costituiva il ghetto ebraico di Padova.
Da reggia ad accademia: la Loggia Carrarese
Non lontano dal Duomo è possibile raggiungere, da via dell’Accademia, l’unica testimonianza rimasta dell’antica Reggia dei Carraresi. Si tratta di un elegante loggiato del Trecento, che un tempo costituiva l’abitazione dei principi e che, nel Seicento, divenne la sede dell’Accademia selle Scienze, fondata da studiosi illustri come Galileo.
Spiritualità, storia e cultura nel Convento degli Eremitani
Non lontano dal centro storico uno dei più importanti luoghi da visitare a Padova è la chiesa degli Eremitani, affascinante edificio del Trecento che al suo interno custodisce preziosi affreschi. Il complesso del convento inoltre è oggi la sede dei principali musei civici cittadini.
Il Museo Archeologico: dalla preistoria a Roma, passando per l’Antico Egitto
Il primo museo che si incontra nell’ex Convento degli Eremitani è quello archeologico, con reperti di epoca preistorica e classica. Curiosa è anche la presenza di una sezione dedicata all’Antico Egitto, frutto delle scoperte dell’esploratore padovano Giovan Battista Belzoni.
I capolavori del Museo di Arte Medievale e Moderna
Sono invece datate dal Trecento all’Ottocento le tele e le opere esposte nella pinacoteca del Museo di Arte Medievale e Moderna, nel Convento degli Eremitani. Capolavori realizzati da maestri come Giotto, Tintoretto e Tiepolo.
La Cappella degli Scrovegni, l’opera più bella mai realizzata da Giotto
Visitare Padova e non ammirare la Cappella degli Scrovegni sarebbe un grave errore. La chiesa si trova accanto ai musei civici e turisti vi si recano da tutto il mondo, per cui è fondamentale prenotare in anticipo e attendere il proprio turno. La pazienza sarà ricompensata da quello che è universalmente considerato il capolavoro di Giotto: un ciclo di affreschi che toglie il fiato, da “leggere”, scena dopo scena, come fosse un libro.
Padova romana: i Giardini dell’Arena
Dopo la visita ai musei civici e alla Cappella degli Scrovegni una buona idea è passeggiare nei vicini Giardini dell’Arena, una gradevole area verde dove si possono ammirare ancora i resti dell’antico anfiteatro romano di Padova.
Le arti applicate prendono vita a Palazzo Zuckermann
Palazzo Zuckermann si trova di fronte alla Cappella degli Scrovegni e ospita il Museo di Arti Applicate e Decorative. Circa duemila gli oggetti esposti, tra vetri, ceramiche, argenti e avori lavorati: una collezione interessante per conoscere la maestria degli artigiani del passato
Eclettico e aristocratico: il Museo Bottacin
All’interno di Palazzo Zuckermann sono esposte anche le opere d’arte che ornavano il palazzo dell’eclettico Nicola Bottacin, facoltoso commerciante dell’Ottocento, molto legato a Padova. Un’intera sezione è dedicata alla sua collezione privata di rarissime monete antiche.
La Scoletta del Carmine, incantevole esempio di arte rinascimentale
Merita certamente una visita anche la chiesa di Santa Maria del Carmine, non lontana da Palazzo Zuckermann e affiancata dalla sua bella Scoletta, riccamente decorata con un pregevole ciclo di affreschi del Rinascimento.
Da torre di guardia a osservatorio: il Museo La Specola
Non lontano dal centro storico il Museo La Specola può essere una visita molto interessante. Si tratta di un’antica torre difensiva che, a partire dal Settecento, fu convertita a osservatorio astronomico e meteorologico, ad uso dell’università di Padova. Oggi è un museo e al suo interno custodisce telescopi, meridiane e strumenti di osservazione di ogni tipo.
Pitture del Trecento nel piccolo Oratorio di San Michele
La visita al Museo La Specola può essere un’ottima occasione per raggiungere anche il vicino Oratorio di San Michele, piccola chiesetta che conserva al suo interno un ciclo di affreschi del Trecento dedicato alla Madonna e alle vicende del Vangelo.
Lo spettacolo del cielo nel Planetario
Se il Museo La Specola rappresenta il passato dell’osservazione del cielo, il moderno Planetario di Padova è un’innovativa realtà che permette, con un proiettore 3D ad alta risoluzione, di mostrare la volta celeste, le stelle, i pianeti e il loro movimento nel sistema solare. Un luogo da non perdere per appassionati e bambini.
Il Parco dei Colli Euganei, per chi ama la vita all’aria aperta
Padova offre anche la possibilità, per chi ama le passeggiate all’aria aperta o la mountain bike, di effettuare gradevoli escursioni nel vicino Parco Regionale dei Colli Euganei, area collinare non lontana dalla città ricca di sentieri e colline da esplorare.
Arte e spiritualità, ma non solo
Cosa vedere a Padova allora? Questo breve viaggio tra i suoi principali punti di riferimento mostra come le testimonianze del Trecento, il suo secolo d’oro, siano solo il punto di partenza di una storia che giunge fino ad oggi, tra arte, cultura e devozione. Padova non è solo la “città del santo”, è un luogo vivace che merita di essere vissuto ed esplorato a fondo, per andare alla scoperta dei suoi monumenti, delle sue frequentate piazze, dei suoi caffè. La “città dei senza” è in realtà colma di attrattive e possibilità.