Una terra di confine, dove si parlano almeno quattro lingue diverse (italiano, friulano, tedesco e sloveno) e dove ancora di più sono le culture che si possono incontrare.
Per capire cosa vedere in Friuli Venezia Giulia bisogna prima sapere che si tratta di una regione ricchissima di storia e tradizioni, un luogo di passaggio dove etnie diverse si sono incontrate tra le Alpi e il mare, tra l’Est europeo e l’Occidente, creando un panorama culturale senza paragoni.
Cosa vedere in Friuli Venezia Giulia? Trieste, tra il Carso e l’Adriatico
Un viaggio tra i luoghi più significativi del Friuli non può che iniziare con Trieste, la città che meglio rappresenta l’anima di confine di tutta la regione. Tra le strade che accolsero scrittori come Svevo, Joyce e Saba si apre la bella Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza d’Europa, mentre il mare Adriatico da una parte e le alture del Carso dall’altra ricordano come estremi opposti possano convivere in armonia.
Qui un itinerario in cinquanta tappe alla scoperta di Trieste
Nel parco del castello di Miramare
Tra i posti da visitare in Friuli Venezia Giulia, a pochissimi chilometri da Trieste, il Castello di Miramare è una delle mete assolutamente da non perdere. Il bianco palazzo, voluto da Massimiliano d’Asburgo, si affaccia in maniera spettacolare sull’Adriatico, mentre il vicino parco (ben 22 ettari) offre percorsi piacevoli per una passeggiata.
Nel Carso Triestino lo spettacolo della Grotta Gigante
Se da Trieste invece si raggiungono le alture del Carso si avrà l’occasione di esplorare un luogo da Guinness dei Primati. La Grotta Gigante è la caverna visitabile più grande del mondo: lunga 280 metri, alta più di 100, potrebbe contenere al suo interno l’intera Basilica di San Pietro di Roma.
Ad Udine in Piazza della Libertà
Dopo Trieste, anche Udine è una delle città più interessanti del Friuli Venezia Giulia. Luoghi di interesse storico come Piazza della Libertà riportano ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, mentre dalla collina del castello si gode di una vista unica sulle vie del centro, ricche di botteghe e osterie tipiche.
Tra le colline del vino e del prosciutto San Daniele
Usciti da Udine una tappa nelle colline friulane che circondano la città è d’obbligo per tutti i buongustai, che tra borgate e castelli troveranno alcuni dei vini Docg più buoni della regione (come il Picolit e il Ramandolo) e il paese di San Daniele, famoso in tutta Italia per il suo prosciutto.
Tarvisio, tra le montagne di tre nazioni
Cosa vedere in Friuli Venezia Giulia se si ama la montagna? Sicuramente la città di Tarvisio, un vero paradiso per chi cerca una vacanza all’aria aperta, sia d’estate che d’inverno. Tarvisio vive grazie alle sue vette e, collocata quasi al confine tra Italia, Austria e Germania, respira la cultura di ben tre nazioni diverse.
Con gli sci, le “ciaspe” e i cani da slitta
Tarvisio è molto conosciuta da chi pratica gli sport invernali, come lo sci alpino e nordico, ma è anche apprezzata da chi ama le lunghe passeggiate con le “ciaspe”, le racchette da neve. Ospita inoltre una scuola internazionale di sleeddog, dove si allenano i conduttori di slitte trainate dai cani.
Trekking sui sentieri dei laghi di Fusine
Le montagne friulane sono eccellenti anche d’estate e la zona di Tarvisio offre sentieri davvero incantevoli dove fare stupende passeggiate. Tra questi, quelli che circondano i laghi di Fusine sono tra i più suggestivi, e percorrono i fitti boschi di abete rosso che circondano gli specchi d’acqua ai piedi del Monte Mangart.
Montagna e spiritualità: la Madonna del Lussari
Accanto a Tarvisio si trova anche uno dei luoghi simbolo della natura di confine che contraddistingue il Friuli Venezia Giulia: il santuario del Monte Lussari. Posto tra tre differenti nazioni, è raggiungibile con facilità con la cabinovia, ma d’estate il percorso più suggestivo è quello che sale a piedi sui sentieri dei pellegrini.
Tra i palazzi affrescati di Pordenone
Dopo il fascino di Tarvisio e delle sue montagne si scende a Pordenone, una delle città più importanti del Friuli Venezia Giulia. Cosa vedere nel suo centro storico? I portici con gli antichi caffè e i palazzi nobiliari, con le facciate dipinte, sono l’aspetto più curioso e interessante di questa località, perfetta per un piacevole fine settimana.
Spilimbergo, città del mosaico
Non lontano da Pordenone, Spilimbergo è famosa per essere la città del mosaico. Nella Scuola Mosaicisti del Friuli si sono formati infatti alcuni dei più celebri maestri dell’arte musiva di tutto il mondo. Per chi visita la città invece i luoghi da non perdere sono il castello e il bellissimo Duomo di Santa Maria Maggiore.
A Sacile come nella Serenissima
Anche Sacile è uno dei più interessanti luoghi da visitare in Friuli Venezia Giulia, vicino a Pordenone. Sulle acque del fiume Livenza palazzi cinquecenteschi in stile veneziano fanno di questo centro una piccola meraviglia rinascimentale.
Sesto al Reghena e la sua abbazia
Pordenone è circondata da decine di splendidi borghi di origine medievale, e uno dei più suggestivi è Sesto al Reghena. Passeggiare nelle sue strade è come fare un tuffo nel passato, soprattutto quando si incontrano i resti dell’Abbazia di Santa Maria in Silvis, gioiello dell’VII secolo realizzato grazie alle donazioni di Carlo Magno.
Tra borghi, vini e risorgive
Oltre Sesto al Reghena, un viaggio tra i paesi che circondano Pordenone non può dimenticare Valvasore, Cordovado, Caneva e Polcenigo, realtà inserite nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Le loro colline sono terra di grandi vini, come il Grave Doc, che nasce nel suggestivo ambiente dei magredi e delle risorgive.
Occidente e Oriente si incontrano a Gorizia
Visitare il Friuli Venezia Giulia è come immergersi in un crogiuolo di culture e tradizioni diverse, e Gorizia ne è uno degli esempi migliori. La città che raccoglie l’eredità del mondo latino, slavo e germanico era molto apprezzata anche dagli imperatori austriaci, che l’hanno abbellita con i loro nobili palazzi e giardini.
Cormons e le colline del Collio
Appena si lascia Gorizia le colline che si incontrano sono un vero paradiso per gli enoappassionati. Cantine ed enoteche producono alcuni dei bianchi più rinomati di tutta Italia nella zona di Cormons, dove la vicinanza con il mare e le montagne crea un microclima unico e perfetto per la coltivazione della vite.
Il Carso Goriziano: sui luoghi della Grande Guerra
Le dolci colline del Collio, superato il fiume Isonzo, lasciano il posto alle alture del Carso Goriziano, teatro dei tragici eventi che caratterizzarono la Prima Guerra Mondiale. Trincee e camminamenti sono ancora oggi raggiungibili a piedi o in bicicletta per chi desidera percorrere un itinerario che è, nello stesso tempo, paesaggistico e storico.
A Redipuglia un sacrario per tutti i caduti
Anche Redipuglia è un posto da visitare in Friuli Venezia Giulia, se si è alla ricerca delle testimonianze lasciate dalla Grande Guerra. Il grande Sacrario Militare è un monumentale cimitero che raccoglie al suo interno le tombe dei caduti, e ne onora ancora oggi la memoria.
Natura e paesaggi: la Riserve di Pietrarossa e Doberdò
Il Carso Goriziano è anche un territorio unico dal punto di vista naturalistico. Ecco perché chi ama la vita all’aria aperta non può perdere l’occasione di visitare la Riserva di Petrarossa e Doberdò, dove si può ammirare uno dei pochissimi esempi in Europa di lago carsico.
Le foci dell’Isonzo, paradiso dei birdwatcher
Dove le acque del fiume incontrano quelle dell’Adriatico invece è stata istituita la Riserva delle Foci dell’Isonzo, che ospita centinaia di specie diverse di uccelli ed è spesso meta di fotografi naturalisti e appassionati di birdwatching.
A Monfalcone il cantiere navale diventa museo
Chiude il viaggio nel territorio di Gorizia la città di Monfalcone, da sempre legata all’attività cantieristica navale. Per questo al suo interno è stato istituito il Muca, un museo diffuso che ha trasformato l’ex quartiere operaio di Panzano e offre oggi un quadro completo di come si è sviluppata nel tempo l’industria navale sul territorio.
Aquileia, una città patrimonio dell’Unesco
Cosa vedere in Friuli Venezia Giulia dopo Gorizia, il Carso e i centri circostanti? Raggiungendo il mare si incontra l’antica città di Aquileia, abitata sin dai tempi dell’Impero Romano e centro importantissimo per la diffusione in Europa del Cristianesimo. La sua grande area archeologica è protetta dall’Unesco, così come i mosaici paleocristiani. Altrettanto importante è la Basilica Patriarcale, straordinario esempio di architettura religiosa.
Le spiagge Bandiera Blu di Grado
A pochi chilometri da Aquileia, Grado offre tantissime spiagge il cui mare (premiato con la Bandiera Blu) è tra i più limpidi del Friuli Venezia Giulia. Cose da vedere tuttavia ce ne sono anche nel centro storico, con i caratteristici campielli e i vicoli tipici della tradizione veneziana.
Palmanova, la città-fortezza
Eredità della Serenissima Repubblica è anche la città di Palmanova, che fu realizzata seguendo gli armoniosi principi architettonici del Rinascimento. Le mura che la proteggono, ancora oggi perfettamente conservate, formano una stella le cui geometrie si incontrano nella piazza centrale.
Il mare più bello a Lignano Sabbiadoro
La costa tra Venezia e Trieste è tra le più amate da chi cerca relax e spiagge attrezzate, locali, ristoranti e divertimento. Caratteristiche che hanno reso famosa Lignano Sabbiadoro, dove si praticano sport acquatici, ci si rilassa di fronte al mare o si percorrono in bici gli itinerari sulla laguna.
Marano, antico borgo di pescatori
Da Lignano raggiungere la vicina Marano è molto semplice: è sufficiente prendere la barca o la bicicletta. Ci si troverà in un’atmosfera del tutto diversa: quella di un antico borgo peschereccio dove le tradizioni del passato non sono ancora scomparse.
Sulla laguna nelle riserve di Valle Canal Novo e Foce dello Stella
Da Marano si raggiungono con facilità anche due riserve naturali umide importantissime per il Friuli: quelle di Valle Canal Novo e quella di Foce della Stella. Entrambe sono abitate da falchi di palude, aironi e cigni, e permettono anche di osservare i “casoni”, ripari di fortuna usati in passato dai pescatori.
Alla scoperta di Precenicco, Latisana e Palazzolo
Per chi visita Lignano è facile raggiungere anche tre interessantissimi centri del territorio. Precenicco è famosa per aver ospitato, durante il Medioevo, i cavalieri teutonici, che hanno lasciato alcune interessanti testimonianze; Latisana invece è tra i più importanti porti turistici di tutto il Friuli; infine da Palazzolo della Stella partono i tour in barca lungo il fiume fino al porticciolo di Rivarotta.
Dalle montagne al mare: viaggio sulle Dolomiti Friulane
Superata la costa Adriatica, dove il Friuli incontra il Veneto si trova una delle zone più gettonate dagli amanti degli sport invernali: le Dolomiti Friulane. Le possibilità, per gli amanti dello sci, sono davvero infinite, ma anche chi pratica trekking e mountain bike avrà di che divertirsi nella stagione estiva.
Lo sport protagonista a Piancavallo
Di tutte le Dolomiti Friulane, Piancavallo è il centro più conosciuto, un po’ perché ospita numerose stazioni sciistiche e un palaghiaccio per gli appassionati di pattinaggio, un po’ perché anche quando arriva la bella stagione è frequentato da escursionisti e sportivi. Tra le sue montagne si praticano infatti l’arrampicata e la mountain bike, il trekking e tantissime altre discipline.
Sul lago di Barcis con la canoa o la barca a vela
A pochi chilometri da Piancavallo, Barcis è una cittadina che si affaccia sull’omonimo lago e offre tantissime opportunità per chi ama la vita all’aria aperta. Sulle sue acque si praticano la vela, il surf e la canoa, mentre sulle rive sentieri e piste ciclabili permettono di immergersi nella natura e nei boschi che la circondano.
Nel cuore della terra: le Grotte Verdi di Pradis
Il Lago di Barcis è famoso anche perché offre, nelle sue immediate vicinanze, la possibilità di scendere all’interno di una delle cavità più affascinanti d’Italia, la Grotta Verde di Pradis. All’interno di questa piccola meraviglia della natura, scavata dal torrente Casa, sono stati rinvenuti moltissimi reperti di epoca preistorica.
Lo Sky Walk della Forra del Cellina
Anche la Forra del Cellina è stata scavata dalle acque all’interno della roccia calcarea, creando uno spettacolare canyon che si può ammirare da un punto di vista davvero unico: la Sky Walk. Si tratta di una passerella affacciata direttamente sull’orrido, che si può percorrere in tutta sicurezza a piedi.
Andreis, villaggio contadino e “paese delle aquile”
Se Barcis è una località fortemente vocata allo sport, la vicina Andreis porta ancora con se il fascino delle antiche borgate montane del Friuli Venezia Giulia. Posti da visitare ce ne sono tantissimi, come il Museo della Civiltà Contadina e il Centro di Recupero per Rapaci, che ha reso celebre il “paese delle aquile”.
Sulle vette patrimonio dell’Unesco
Ad Andreis si trova anche il Centro Visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Dal paese partono alcune delle camminate più lunghe e impegnative di tutta la regione, che portano escursionisti e alpinisti sulle vette più famose d’Italia, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Nel Gemonese, cuore tradizionale del Friuli
Le città di confine, le alture del Carso, le acque dell’Adriatico e le splendide Dolomiti costituiscono alcuni dei simboli del Friuli, ma anche le antiche tradizioni regionali possono diventare un’interessante scoperta. Ecco perché merita una vista la zona del Gemonese, cuore storico e geografico di tutto il territorio, al cui interno si trovano borgate e cittadine medievali che portano avanti un ricchissimo patrimonio culturale.
Gemona del Friuli, risorta dopo il terremoto
Tra le cose da vedere in Friuli Venezia Giulia la città di Gemona ha certamente un posto speciale. Nel maggio e nel settembre 1976 fu infatti colpita da due terribili terremoti, dai quale però ha saputo risollevarsi diventando il simbolo della rinascita dell’intera regione. All’ombra delle sue antiche vie, di palazzi medievali e di antiche chiese si svolge ogni anno la tradizionale Epifania del Tallero, festa tradizionale di antichissima origine.
Nel duomo di Venzone un ritrovamento straordinario
Anche Venzone fu vittima dei terremoti del 1976, ma oggi è tornata a splendere e a mostrare le sue antichissime mura, le architetture del centro storico e i suoi splendidi palazzi medievali. A renderla famosa però è stato soprattutto lo straordinario ritrovamento di 40 mummie sepolte nelle tombe del duomo.
Ad Artegna il castello Savorgnan
Dall’alto della collina di San Martino il Castello Savorgnan di Artegna è una delle costruzioni medievali più affascinanti del Gemonese. Fu anch’esso danneggiato dal terremoto, ma dopo un attento restauro è tornato alla sua antica bellezza e oggi ospita mostre, eventi e sale dedicate alla storia e all’archeologia. La vista dalla sua terrazza panoramica poi è davvero mozzafiato.
Un’esperienza unica nella Casa delle Farfalle
Sempre nel Gemonese è possibile vivere un’esperienza molto particolare se ci si reca a Bordano, dove si trova la Casa delle Farfalle. Nel parco si possono incontrare alcune delle specie più belle e colorate di farfalle, provenienti da tutto il mondo e libere di volare tra i visitatori.
Sul lago di Cavazzo, il più grande del Friuli
Non si può lasciare il Gemonese senza aver visto il Lago di Cavazzo, il più esteso lago naturale di tutta la regione. Sulle sue rive si affacciano tre paesi diversi (Bordano, Cavazzo e Trasaghis) e vi si possono praticare numerose attività sportive, o anche solo godersi la pace di un ambiente naturale incontaminato.
Un Friuli “slow” fatto di colline e sapori
Se alle mete turistiche tradizionali, allo sport e alle città d’arte si preferiscono i ritmi “slow” delle vacanze enogastronomiche allora le colline friulane sono la meta ideale. Borghi storici e castelli si alternano tra splendidi paesaggi, dove la cultura e i sapori si incontrano.
Fagagna, tra castelli e formaggi
L’area delle colline friulane raccoglie moltissimi paesi che fanno parte di uno dei circuiti più importanti della penisola: quello dei “Borghi più belli d’Italia”. Uno di questi è Fagagna, celebre per i suoi due castelli (quello di Fagagna e quello di Villalta), per le sue antiche pievi e per il suo formaggio tipico, prodotto con latte crudo non pastorizzato da caseifici fondati alla fine dell’Ottocento.
Tarcento, città delle ville liberty
Anche Tarcento merita una visita, soprattutto per apprezzare le passeggiate lungo il fiume Torre e tra le eleganti ville liberty, vanto del paese. Si potrà così cogliere l’occasione per fermarsi in uno dei ristoranti tipici e assaggiare le specialità della tradizione tarcentina.
Sui luoghi della Battaglia di Ragogna
Tra le colline friulane si trova infine Ragogna, che col vicino monte fu di importanza strategica durante la ritirata di Caporetto. Nel paese il Museo della Grande Guerra ricorda la battaglia che fu combattuta nei pressi del paese, mentre appena fuori sentieri naturalistici da percorrere a piedi o in bici attraversano i territori dove un tempo caddero molti giovani soldati italiani.
Il tempietto di Cividale del Friuli
Il viaggio tra i luoghi più belli del Friuli non può non toccare Cividale, città fondata in epoca romana e di grandissima importanza al tempo dei Longobardi. A testimoniare quel periodo resta ancora oggi un tempietto di eccezionale valore storico e artistico, dichiarato patrimonio dell’Unesco.
Leggende e culture antiche nelle Valli del Natisone
Il fascino misterioso dei Longobardi non è che un aspetto della zona di Cividale, in cui le antiche tradizioni e le parlate tipiche, di origine slovena, sono sopravvissute fino ad oggi. Basta addentrarsi nelle vicine Valli del Natisone, zone impervie e ancora selvagge, dove si incontrano suggestive borgate e case in pietra.
La natura selvaggia della Carnia
Come le Valli del Natisone anche la Carnia offre una natura impervia, fiera, dove la storia delle tradizioni locali e delle borgate di pietra si incrocia con quella dei resti archeologici e delle antiche pievi. Scoprire la Carnia non è semplice, bisogna vivere le sue montagne e assaporarne i ritmi, ma una volta che si è entrati in sintonia con esse si potrà essere certi di aver vissuto un’esperienza davvero autentica.
Il Friuli in tavola: tante culture, tanti sapori
Non si può parlare del Friuli senza citare la sua cucina tipica, veramente molto variegata, complice la vicinanza dell’Austria e della Slovenia, che hanno portato i loro sapori e gusti unendoli a quelli della tradizione italiana. Il piatto più famoso è il “frico“, un tortino a base di patate e formaggi locali come il Montasio. Tra le montagne della Carnia si devono assolutamente assaggiare i ravioli locali, detti “cjarsons“, mentre sulla costa la “jota” è una minestra tradizionale con crauti, fagioli e patate. Infine va menzionata la “gubana“, dolce tipico delle calli del Natisone, a base di uvetta, pinoli e grappa.
Bianchi e rossi nei calici del Friuli
Ad accompagnare i piatti tipici friulani si possono portare in tavola molti vini d’eccellenza. Tra i numerosissimi bianchi prodotti nella regione da non perdere sono i tipici Picolit e Ramandolo, mentre tra i rossi non vanno dimenticati il Grave Doc, il Refosco e lo Schioppettino.
Cultura e natura in una terra di confine
Terra a metà tra l’Italia e il resto d’Europa, tra la natura incontaminata e le città dove culture diverse si incontrano, il Friuli ha un fascino misterioso. Vivere una vacanza tra le sue colline o nelle sue vallate significa immergersi in una regione fatta di tradizioni antiche, dove persone provenienti da Paesi diversi si sono confrontate e hanno costruito insieme il loro futuro. Per scegliere cosa vedere in Friuli Venezia Giulia dunque bisogna avere la mente aperte e il cuore pronto a mille scoperte e novità. In cambio si vivrà un’esperienza unica e irripetibile.
Qui un itinerario in cinquanta tappe alla scoperta di Trieste